Lago della Siberia meridionale (31.500 km2), a 454 m s.l.m. Con una profondità massima di 1620 m, è il più profondo del mondo. Ha forma allungata, stretta e arcuata, con direzione N-NE nella sezione centro-settentrionale e SO-O nella porzione meridionale. È circondato dai monti del Bajkal a O e dai Monti Barguzinskij a E, che si riconnettono a S al Saian Orientale. La chiostra montuosa è spezzata dal Selenga (il maggiore dei 330 immissari) e dall’Angara (unico emissario). Mitiga la continentalità della regione circostante, dal punto di vista sia climatico sia floristico. Contiene circa il 20% dell’acqua dolce continentale del pianeta (l’80%, se in riferimento al territorio della sola Russia). Meta di un rilevante flusso turistico.
È stato oggetto dei primi interventi di risanamento ambientale solo nel corso degli anni 1990, dopo che nei decenni successivi alla Seconda guerra mondiale ha subito gli effetti preoccupanti di un inquinamento chimico e fisico di origine industriale; la gravità dell’inquinamento è accentuata dalla modesta capacità di ricambio dell’acqua (date l’estensione, la massa, la profondità, la presenza di un unico emissario), e dal fatto che per gran parte il lago è prodotto da particelle solide che si depositano sul fondo, modificandone le caratteristiche fisiche e chimiche. Da un lato, i detriti sedimentati sul fondo si sono rivelati di grande interesse per l’analisi delle variazioni climatiche che hanno interessato il pianeta; dall’altro, la particolare abbondanza di ossigeno disciolto nell’acqua, i moti della circolazione delle masse acquee, la distribuzione non uniforme del grado di salinità e delle temperature, superficiali e in profondità, con altre caratteristiche, hanno fatto del B. un ecosistema originale e ricco: circa 1000 le specie animali viventi in funzione del lago e circa 1500 quelle vegetali, molte circoscritte all’area del lago. Tra le specie animali, una delle più note è la nurpa, unica foca d’acqua dolce.