TOVEL, Lago di (A. T., 24-25-26)
Lago vallivo alpino della provincia di Trento, situato nel Gruppo di Brenta a N. della Cima Valscura (2671 m.) e della Loverdina (2238 m.) a 46° 16′ lat. N. e 1°30′ long. O. di Roma e a 1162 m. s. m. Di forma oblunga, ha una lunghezza di 1 km. circa, una larghezza massima di 600 m., un'area di 0,52 kmq. e una profondità media di 16,7 m. (massima di 35 m. secondo gli scandagli del Damian). A rive piuttosto ripide, con un angolo medio di pendenza di 9°, il lago è soggetto ad abbassamenti ed elevamenti notevoli di livello. Il suo immissario, che in vicinanza del lago ora non appare più alla superficie se non in tempi di grandi piogge, ha formato un piccolo delta nella parte sud-orientale del lago. Il lago, di formazione postglaciale, è dovuto a sbarramento di frana, e il suo emissario, la Tresenga, affiora dal deposito di detriti che l'hanno formato, solo 3 km. a valle del lago. Circondato da folti boschi di conifere, sormontati dalle imponenti guglie dolomitiche del Brenta, il lago è particolarmente noto e visitato di preferenza nella tarda estate per la colorazione rosso-sangue che prendono allora le sue acque, specie nella sezione meridionale meno profonda, colorazione dovuta a un microrganismo (Glenodinium pulvisculus, varietà oculatum) che compare ogni anno verso la fine di giugno per scomparire verso la metà di settembre. Il lago è assai ricco di pesca (salmerini).
D'inverno, sopra la sua superficie gelata vengono tradotti i legnami tagliati nelle selve circostanti.