VARESE, Lago di (A. T., 20-21)
Distende il suo specchio ad occidente ed a poca distanza (4 km.) dalla città omonima, al limite tra le colline moreniche della zona prealpina e i terrazzi dell'alta pianura pedemontana lombarda. Ha un perimetro (24 km.) piuttosto irregolare, subovoide, in rapporto con l'abbassamento subito dalle sue sponde in epoca postglaciale, quando il lago venne separandosi a poco a poco dai vicini laghi di Biandronno e di Comabbio (di nuovo messi in comunicazione col lago di Varese per mezzo di canali artificiali). È dovuto a riescavazione glaciale in depositi morenici e ghiaie cementate anteriori all'ultima espansione würmiana. Il pelo d'acqua è ora alla quota di 238 m. s. m. Il lago ha una superficie di 14,95 kmq., una lunghezza ed una larghezza massima rispettivamente di km. 8,5 e 4 (media larghezza km. 1,4); una profondità che tocca i 26 m. (media 10,7) ed un volume di 162,4 milioni di mc. Le acque defluiscono al Verbano attraverso al torrente Bardello che sfocia presso Ispra. Sui terrazzi e i poggi morenici che ne orlano le rive sono distribuiti a più livelli (250-400 m.) una quindicina di centri abitati, che raccolgono una popolazione abbastanza densa (circa 50 mila ab.).
Bibl.: G. Quaglia, Laghi e torbiere del circondario di Varese, Varese 1884; T. Taramelli, Contributi allo studio della formazione del Lago di Varese, in Rend. R. Ist. lomb. scienze e lettere, s. 2ª, XVI (1915); L. G. Nangeroni, Carta geognostica-geologica della provincia di Varese, Varese 1932; Carta batimetrica al 50.000 in G. De Agostini, Atlante dei laghi italiani, Novara 1917.