RODOLFO, LAGO
. Lago dell'Africa orientale che si estende a sud dell'Etiopia tra le latitudini estreme di 2° 25′ e 5° nord per una lunghezza, nel senso dei meridiani, di 320 km. ed una larghezza media di circa 25 km., occupando un'area di 10.250 kmq., all'altitudine di 407 m. s. m. Il lago resta compreso quasi totalmente nel territorio della colonia britannica del Kenia, salvo l'estrema sezione settentrionale a nord del parallelo di 4°30′ divisa tra l'Etiopia per la parte orientale e il Sudan Anglo-Egiziano per quella occidentale. L'esistenza di questo vasto specchio lacustre, il quarto per estensione di tutto il continente africano, di cui si avevano solo scarse informazioni, in base alle quali la cartografia lo registrava col nome di Lago Sambura, fu riconosciuta dalla spedizione austro-ungarica del conte S. Teleki, che ne raggiunse le rive meridionali il 6 marzo 1888 e ne compì una prima sommaria esplorazione. Il nuovo lago, che gl'indigeni rivieraschi chiamavano Basso Narok o Lago Nero, fu battezzato col nome dell'arciduca Rodolfo principe ereditario d'Austria. Pochi anni dopo (1° settembre 1896) vi pervenne la seconda spedizione Bottego, alla quale si deve la scoperta della defluenza del fiume Omo, onde fu risolto l'annoso problema del corso di questo fiume, e l'esplorazione della costa occidentale dal suo estremo nord alla foce del fiume Turgola (Turkwel). Il lago fu visitato nello stesso anno 1896 dall'inglese H. S. H. Cavendish e successivamente da altri viaggiatori. Più recentemente fu oggetto di particolari ricerche ed osservazioni nel campo topografico come in quelli geologico, biologico e paleontologico, specialmente dalle spedizioni organizzate dall'università di Cambridge e dirette dal Worthington (1930-31) e da V. E. Fuchs (1934) nonché dai francesi Arambourg e Jamel (1932). Dall'insieme delle informazioni fornite si deduce che il lago occupa il fondo di un bacino chiuso il cui orlo montano, di formazioni in gran parte vulcaniche, raggiungerebbe l'altitudine di 3600 m. al M. Sikur. L'attività vulcanica si è manifestata anche dal tempo della scoperta con sconvolgimenti che ne hanno modificata la topografia. Di origine vulcanica sono anche alcune isolette che sporgono dal suo specchio. Il lago si mostra in una fase di pronunziato regresso, che in un trentennio ne avrebbe abbassato di circa 50 km. il limite nord, onde si prevede che se piogge più copiose non varranno a ristabilire l'equilibrio, con la forte evaporazione esso finirà col rientrare tutto nel Kenia. La profondità massima del lago riscontrata sarebbe di 73 m. Vivono nelle sue acque numerosi ippopotami e coccodrilli e svariate specie di pesci, dei quali il maggiore è il pesce persico. Un'affinità con la fauna nilotica farebbe ritenere che un tempo il Lago Rodolfo appartenesse al bacino del Nilo. Dati paletnologici starebbero a provare la presenza dell'uomo sulle rive sino dai tempi più antichi. Oggi la costa orientale dalle sponde ripide può dirsi quasi affatto spopolata e non accoglie che qualche misero gruppo di pescatori, mentre sulla costa occidentale vive una numerosa popolazione di Turkana, che pratica la pastorizia.