STEFANIA, Lago (A. T., 116-117)
Lago dell'Africa orientale compreso tra le latitudini nord di 4° 25′ e 5° e tra le longitudini est di 36° 40′ e 37°. Il lago, che dista 52 km. a oriente del Lago Rodolfo, fu, come questo, scoperto dalla spedizione di S. Teleki e L. v. Höhnel il 20 aprile 1888 e visitato poi da V. Bòttego e da L. Vannutelli nel settembre del 1896 e successivamente da altri esploratori che ne confermarono e ne estesero la conoscenza. Il lago, alimentato dal fiume Sagan, non ha emissario, e la costante evaporazione tende a prosciugarlo. Una zona del tutto palustre lo circonda estendendosi più o meno secondo le stagioni. Viaggiatori che di recente vi pervennero lo avrebbero trovato completamente prosciugato. Secondo le rappresentazioni cartografiche più recenti l'estensione totale del bacino, compresa la zona palustre, sarebbe di oltre 500 kmq., mentre quella del vero lago non supererebbe i 300 kmq. La sua altitudine è di 518 m. s. m. La profondità, ovunque limitatissima, non pare vada oltre pochi decimetri. Le acque del lago sono fortemente salmastre e gl'indigeni sono obbligati a sottoporle a un processo di depurazione per renderle potabili. Negli accordi anglo-etiopici di delimitazione del confine, il lago Stefania rimase assegnato all'Etiopia, meno l'estrema parte meridionale, che rientra nella Colonia del Kenya.