LAIO (Λάιος)
Figlio di Labdaco della stirpe di Cadino, re di Tebe, padre di Edipo che generò insieme a Giocasta.
Eliano (Varia hist., xiii, 5), Dione di Prusa (x, 24) e gli Scolî di Pisandro alle Fenicie di Euripide (v. 1760) ricordano la passione di L. per il giovane Crisippo, che venne da lui rapito durante una gara nell'ippodromo di Pisa o di Nemea.
La scena del ratto è raffigurata sulla Cista Barberini, da Palestrina, al Museo di Villa Giulia, in Roma; in essa L. di aspetto giovanile, con lunghi capelli, abiti molto ricchi, mantello al vento, è raffigurato mentre rapisce sul carro il giovane Crisippo che invoca aiuto dal suo pedagogo; la colonna che si vede nella figurazione indica l'ippodromo. La stessa scena del ratto compare su due vasi, uno a Napoli, l'altro a Berlino: L. vi appare però nudo ad eccezione di un mantello mosso dal vento.
Il momento posteriore a questo avvenimento è raffigurato pure sulla Cista Barberini: al lato opposto della scena già descritta, appare L. invecchiato, barbato, con abiti guerrieri, scudo e lancia, che interroga il dio di Delfi (è visibile l'omphalòs) sui suoi discendenti. La visita di L. a Delfi compare pure su un coperchio di sarcofago al Museo Lateranense, con sette scene della vita di Edipo: la prima di queste raffigura la consultazione dell'oracolo da parte di Laio.
Dopo la nascita di Edipo, per evitare il compiersi della profezia L. consegnò il figlio al pastore Euforbo affinché lo allevasse. L. pensieroso, dopo la nascita del figlio, appare nella seconda scena del coperchio di sarcofago al Laterano. La consegna del piccolo Edipo al pastore è stata riconosciuta, senza grande certezza, nello splendido vaso del Pittore di Achille alla Bibliothèque Nationale: in esso Euforbo ed Edipo sono identificati dalle didascalie; il vecchio raffigurato in atteggiamento maestoso, tutto avvolto nell'ampia clamide, è incerto se debba essere identificato come L. o come Polibo, il re dei Corinzî cui Edipo fu consegnato. La morte di L. è raffigurata più volte: in essa appare per lo più la figura del vecchio re che scivola dal carro mentre Edipo infierisce contro di lui. Una figurazione molto lacunosa è stata riconosciuta su un frammento a figure rosse, di derivazione polignotea e datato a circa il 440 a. C. al museo di Adria. Due volte la scena della morte appare raffigurata su urne etrusche: una a Volterra in cui L. scivolato dal carro cerca di trattenere Edipo; l'altra a Liverpool, di non sicura interpretazione. Inoltre essa appare su un mosaico da Avella, su dipinti greco-romani da Hermopolis Ovest dal Basso Egitto (ora al Museo Egizio del Cairo); sulla quinta scena del coperchio del sarcofago al Museo Laterano.
Monumenti considerati. - Cista Barberini: G. Q. Giglioli, Arte etrusca, Milano 1935, tavv. 291, 2; 292, 1; C. Robert, Oidipus, Berlino 1915, fig. 54. Vaso a Napoli: C. Robert, Chrysippos und Antigone auf apulische Vasen, in Jahrbuch, xxix, 1914, p. 168, tav. 11. Vaso a Berlino: id., ibid., tav 12. Sarcofago lateranense: C. Robert, Sarcophagreliefs, ii, tav. 6o, n. 183. Vaso del Pittore di Achille: J. D. Beazley, Red-fig., p. 624. Frammento da Adria: G. Riccioni, Ceramiche attiche del museo di Adria, in Riv. Ist. Arch. Stor. Arte, n. s., 1956-57, p. 53, fig. 43. Sarcofago a Volterra: F. Inghirami, Mon. etruschi, i, tav. 66. Sarcofago a Liverpool: A. Michaelis, Ancient Marbles in Great Britain, Cambridge 1882, p. 426, n. 12. Mosaico di Avella: P. Mingazzini, in Not. Scavi, 1931, p. 311, fig. 1; E.A.A., iii, p. 218, fig. 269. Pitture egiziane: G. Gabra, Rapport sur les fouilles d'Hermoupolis Ovest, Il Cairo 1941, p. 97, tavv. xliv-xlvi; G. Gabra-E. Drioton, Peinture à fresques et scenes peintes à Hermoupolis West, Il Cairo 1954, tav. 15.
Bibl.: Lamer, in Pauly-Wissowa, XII, 1924, c. 467; Höfer, in Roscher, II, 2, 1894-97, c. 1800, s. v.; C. Robert, Oidipus, Berlino 1915.