Trotti, Lamar (propr. Lamar Jefferson)
Sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato ad Atlanta (Georgia) il 18 ottobre 1900 e morto a Oceanside (California) il 28 agosto 1952. Durante il suo rapporto ventennale con la 20th Century-Fox, T. realizzò adattamenti e soggetti originali per film di ogni genere, dal drammatico al western, garantendo per lo più buoni riscontri commerciali. Scrisse sceneggiature accurate nei particolari e ben strutturate, che gli valsero numerosi riconoscimenti, fra i quali l'Oscar, nel 1945, per Wilson (1944) di Henry King, oltre che il Laurel Award alla carriera, con cui fu ricordato nel 1983.
Laureatosi in giornalismo all'università della Georgia, T. fu direttore dal 1922 al 1925 dell'edizione di Atlanta del quotidiano "Georgian", e successivamente lavorò come pubblicitario nella sede newyorkese dell'associazione di produttori Motion Picture Association of America (MPAA). Si trasferì, poi, a Hollywood seguendo il suo superiore J. Joy quando questi divenne story editor alla Fox Film Corporation, poi 20th Century-Fox, dando inizio a una carriera ventennale tutta trascorsa presso lo studio, di cui divenne, assieme a Dudley Nichols, Philip Dunne e Nunnally Johnson, uno degli sceneggiatori più importanti. Proprio con Nichols scrisse i suoi primi lavori: The man who dared (1933), primo di una serie di film biografici ai quali avrebbe lavorato, e Hold that girl (1934), entrambi di Hamilton MacFadden; You can't buy everything (1934) di Charles Reisner; Judge priest (1934; Il giudice) e Steamboat round the bend (1935) di John Ford. Dopo quattro film che avevano come protagonista l'attrice-bambina Jane Withers, inaugurati con This is the life (1935) di Marshall Neilan, T. lavorò all'adattamento di Ramona (1936) di King, storia d'amore tra un'aristocratica e un paria indiano, firmando la prima delle sette sceneggiature per il regista, anch'egli sotto contratto con la Fox. Lavorando contemporaneamente per altri registi a film quali This is my affair (1937; Sigillo segreto) di William A. Seiter e Kentucky (1938) di David Butler, T. collaborò con King per In old Chicago (L'incendio di Chicago) e Alexander's ragtime band (La grande strada bianca), entrambi del 1938. L'anno d'oro nella carriera di T. fu comunque il 1939, in cui firmò tre sceneggiature importanti: The story of Alexander Graham Bell (La sposa di Boston) di Irving Cummings, Young Mr. Lincoln (Alba di gloria) e Drums along the Mohawk (La più grande avventura) di Ford, tutti film che ebbero un grande successo sia di critica sia di pubblico. E se The story of Alexander Graham Bell, per quanto ben costruito, risulta eccessivamente celebrativo, gli altri due sono tra i più riusciti film di T. tanto che, nel 1940, Young Mr. Lincoln, magnificamente interpretato da Henry Fonda, meritò una nomination all'Oscar per il miglior soggetto originale.
Pur cominciando a produrre i suoi film, T. non seguì la strada di altri sceneggiatori della Fox poi passati alla regia, e lavorò invece, nel corso degli anni Quaranta, a una notevole quantità di sceneggiature, continuando, durante gli anni successivi, a firmare circa due film l'anno. Tra i migliori il western The ox-bow incident (1943; Alba fatale) di William A. Wellman, atto di accusa contro il linciaggio prodotto dallo stesso T. e candidato all'Oscar nel 1944, eguagliato in intensità dal successivo Yellow sky (1948; Cielo giallo), sempre di Wellman e tratto da un racconto di W.R. Burnett; Wilson (1944), film biografico che ebbe un enorme successo, e A bell for Adano (1945; Una campana per Adano) di King; The razor's edge (1946; Il filo del rasoio) di Edmung Goulding; Cheaper by the dozen (1950; Dodici lo chiamano papà) di Walter Lang. Continuò, quindi, a scrivere i film più diversi: An American guerrilla in the Philippines (1950; I guerriglieri delle Filippine) di Fritz Lang, As young as you feel (1951; L'affascinante bugiardo) di Harmon Jones, una delle sue poche storie ambientate in epoca contemporanea; l'episodio The cop and the anthem di Henry Koster del film collettivo O. Henry's full house (1952; La giostra umana); With a song in my heart (1952; La dominatrice del destino) di W. Lang, biografia della cantante Jane Froman realizzato su misura per Susan Hayward; Stars and stripes forever (1952; Squilli di primavera) di Koster, musical sulla vita del direttore di banda J.Ph. Sousa. Ottenne la sua ultima nomination per There's no business like show (1954; Follie dell'anno), film di W. Lang uscito dopo la sua morte.