Dini, Lamberto
Economista e politico (n. Firenze 1931). Dal 1976 al 1979 direttore esecutivo del Fondo monetario internazionale, in rappresentanza di Italia, Spagna (fino al 1978), Grecia, Portogallo e Malta. Nell’ottobre del 1979 fu nominato direttore generale della Banca d’Italia, carica che ricoprì fino al maggio 1994 quando fu chiamato da S. Berlusconi, allora presidente del Consiglio, al ministero del Tesoro. Dopo la crisi del governo Berlusconi successe a quest’ultimo alla guida dell’esecutivo, sostenuto da una nuova maggioranza di centrosinistra comprendente anche la Lega Nord. Il suo governo (genn. 1995-maggio 1996), composto esclusivamente da «tecnici» si prefisse come obiettivo prioritario il risanamento dei conti pubblici. Nel febbraio 1996, in vista delle elezioni legislative fissate in aprile, D. diede vita a una formazione politica d’ispirazione moderata e liberista in campo economico, denominata Rinnovamento italiano, che si collocò nello schieramento di centrosinistra e che ottenne il 4,3 per cento dei voti (quota proporzionale alla Camera). Eletto deputato, fu nominato ministro degli Esteri nel governo Prodi (maggio 1996-ott. 1998) e nei successivi governi D’Alema (ott. 1998-apr. 2000) e Amato (apr. 2000-giugno 2001).