Vedi LAMIA dell'anno: 1961 - 1961 - 1995
LAMIA (Λαμία)
Città della Grecia, capoluogo della Ftiotide e Focide, situata sulle pendici dell'Othrys, dominante la valle dello Spercheo.
Capitale dei Maliei, ebbe una storia burrascosa: già potente ed autonoma nel V sec. a. C., nel IV passò sotto l'influenza macedone: nel 323 Antipatro vi si asserragliò durante la lotta contro i Greci ribellatisi al dominio macedone. Nel III sec., le sue vicende furono legate a quelle della Tessaglia nella lotta contro la Macedonia. I Romani la distrussero nel 190: la città risorse senza però tornare alla prosperità.
I resti antichi sono scarsissimi e consistono in tratti di mura di cinta sull'acropoli, risalenti al V sec. ma rimaneggiati ulteriormente: la muratura infatti presenta strutture isodome e poligonali ed in altre tecniche. Sulle alture ad E della cittadella sono i resti di un tempietto; visibili alcuni gradini ricavati nella roccia e numerose iscrizioni votive incise. Nell'Antiquarium della città sono conservate alcune sculture del periodo romano, molto mediocri, tra le quali un sarcofago con bucranio e ghirlande rette da eroti. Qualche tomba, che ha restituito materiale risalente al III sec. a: C., segnalata a S-O della città, suggerisce l'esistenza di una necropoli.
Bibl.: F. Sthälin, Das Hellenische Thessalien, Stoccarda 1924, pp. 213-217; id. in Pauly-Wissowa, XIII, 1926, p. 547, s. v.; G. Daux-P. de la Coste-Messelière, De Malide en Thessalie, in Bull. Corr. Hell., XLVIII, 1934, p. 345, fig. 2; R. L. Scranton, Greek walls, Cambridge 1941, pp. 91, 160, 172, 180.