LAMPIONE
. I lampioni per l'illuminazione stradale possono essere di due tipi diversi: a mensola o a fusto. Quelli a mensola vengono disposti alternativamente sull'uno e l'altro dei muri fronteggianti le strade a sezione limitata, e hanno il braccio lungo da m. 0,75 a m. 1,25; nelle strade più ampie si adottano invece i lampioni a fusto, i quali hanno un'altezza variabile da un minimo di 2,90 a un massimo di 10 metri. In quest'ultimo caso, munendo la sorgente luminosa di diffusore, si riescono a eliminare quasi completamente le zone d'ombra. Il grande sviluppo degl'impianti d'illuminazione stradale avvenuto nella seconda metà del secolo XIX, coincidendo con le prime applicazioni industriali della ghisa fusa, ha fatto sì che questa fosse impiegata a preferenza dello zinco e delle varie leghe di zinco e rame nella fabbricazione dei lampioni. In questi ultimi anni è entrato anche nell'uso comune il cemento armato, il quale sembra destinato, per le sue qualità di resistenza e di durata, nonché per le scarse spese di manutenzione che richiede, a soppiantare tutti gli altri materiali, specie per i tipi di lampioni di media altezza. I tipi più alti, che richiederebbero una sezione di asta di notevoli proporzioni recando disturbo dal lato estetico, si costruiscono oggi con i tubi Mannesmann, i quali si prestano anche a quella speciale curvatura a pastorale che facilita la sospensione della lampada.
La possibilità di facile decorazione fece sì che, durante gli ultimi anni del secolo scorso e all'inizio dell'attuale, i lampioni in ghisa assumessero forme capricciose e complesse; oggi la tendenza alla semplicità ha ridotto anche i lampioni a forme strettamente funzionali.