lancia
In senso proprio, in If XXXI 4 la lancia / d'Achille e del suo padre... cagione / prima di trista e poi di buona mancia: " favolosamente scrivono li poeti di questa lancia ch'ella avea cotale proprietade che chi n'era fedito un tratto sì ne moria, e se la detta lancia si rimettia nella ferita, sì ne guaria " (Ottimo); per il mito della lancia di Peleo, v. ACHILLE. Con riferimento all'arma da cui fu forato Cristo, in Pd XIII 40 e XXXII 129, dove la Chiesa è designata come la bella sposa / che s'acquistò con la lancia e coi clavi. Ancora in senso proprio, in Detto 421.
La lancia / con la qual giostrò Giuda (Pg XX 73) è, metaforicamente, " l'arma del tradimento " di cui si servì Carlo di Valois; e " videtur optima comparatio; sicut Iudas prodidit Christum pro pecunia, ita iste corruptus pecunia prodidit... " (Benvenuto). Metafora anche in Pd XXIX 114 [gli apostoli] a pugnar per accender la fede / de l'Evangelio fero scudo e lance, " idest, argumenta et rationes ad opponendum et defendendum fidem, et pugnandum et vulnerandum adversarios fidei " (Benvenuto), quasi a far proprio il detto paolino, certo noto a D.: " Vivus est enim sermo Dei et efficax et penetrabilior omni gladio ancipiti et pertingens usque ad divisionem animae ac spiritus, compagum quoque ac medullarum " (Hebr. 4, 12). Sempre in senso proprio, ma in contesti metaforici, in Fiore XIX 4, CXXVIII 6, CCVII 9, CCVIII 1.