LANFRANCO da Milano
Di questo autore, notissimo nella storia della chirurgia (v. chirurgia, X, p. 146), sono incompleti i dati biografici. Appartenne probabilmente ad antica famiglia pisana, incerto è l'anno di nascita, morì a Parigi verso il 1306. Fu allievo di Guglielmo da Saliceto; costretto da ragioni politiche a lasciare Milano, andò in Francia e, dopo breve sosta a Lione dove nel 1270 pubblicò la Chirurgia magna, e dopo un lungo peregrinare attraverso varie città della Francia, esercitando l'arte chirurgica, come già prima l'avevano esercitata i chirurghi circulatores, nel 1295 si stabiliva a Parigi fondandovi una scuola di chirurgia che fu frequentatissima. Un anno dopo pubblicò Chirurgia parva, che contiene il frutto della sua lunga esperienza. A queste opere s'ispirò A. Paré, per le nozioni originali in esse contenute e per la quantità delle conoscenze chirurgiche greco-romane, che per la prima volta venivano diffuse in Francia.
L. insiste sulla necessità che il chirurgo abbia qualità fisiche e morali particolarmente adatte alla difficile professione, buon comportamento e mani adatte; non deve essere brutto o deforme e deve avere buoni costumi; per esercitare bene la medicina occorrono non soltanto conoscenze mediche, ma anche spirito logico e buone conoscenze di filosofia. Sono notevoli le massime che egli detta per le ferite del cuoio capelluto, le sue norme per la paracentesi, per l'estrazione dei calcoli della vescica dimostrano le sue complete conoscenze di anatomia e patologia sull'argomento, e il suo grande senso pratico.
Le opere di L. eobero successive edizioni: la Chirurgia magna, Venezia 1490; 1519; 1546; Lione 1553, ecc.; la Chirurgia parva, Siviglia 1495; Strasburgo 1529. ecc.