LANGENSALZA (A. T., 53-54-55)
Città della Germania, in Prussia, provincia di Sassonia, posta a 196 m. s. m., a E. del Hainich, sul Salza, che a valle della città sfocia nell'Unstrüt (bacino dell'Elba). L'industria vi è rappresentata dalla filatura e tessitura, fabbricazione di panno, lavorazione del cuoio, preparazione di lavori in travertino e in marmo, ecc. La città, che nel 1925 contava 11.970 abitanti, è sulla linea ferroviaria Gotha-Mülhausen, e collegata per ferrovia a Erfurt e ad altre località. In un moderno stabilimento, assai frequentato, si sfrutta un'acqua solforosa fredda per bagni, inalazioni e bevanda.
Ottenne nel 1211 i diritti di città, e nel sec. XIV cadde sotto la dipendenza della Sassonia Elettorale. Nella divisione dei territorî sassoni che ebbe luogo nel 1485, passò alla linea Albertina e nel 1815 alla Prussia. A nord della città si trovava il convento benedettino di Homburg soppresso nel 1541. Nelle vicinanze di Langensalza Enrico IV riportò una vittoria (1075) sui Sassoni ribelli; e qui (29 giugno 1866) l'esercito annoveriano si arrese a quello prussiano.
Bibl.: C. F. Göschel, Chronik der Stadt Langensalza, voll. 3, Langensalza 1818-42; G. und H. Schütz, Chronik der Stadt Langensalza, ivi 1910.