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LANGHE

di Piero Landini - Enciclopedia Italiana (1933)
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LANGHE (A. T., 24-25-26)

Piero Landini

Importante regione del Piemonte meridionale: i confini sono dati a ovest dal corso del Tanaro, a est dalla Bormida di Spigno, a sud dal solco Ceva-Carcare, prodotto essenzialmente dall'erosione delle acque, a nord dalla depressione discontinua segnata dal corso del Tanaro fra Cherasco e Alba, del Belbo fra Canelli e Nizza Monferrato, della Bormida tra Bobbio e Acqui. Tutti questi solchi sono caratterizzati da un'ampia coltre alluvionale, entro la quale i corsi d'acqua scorrono tortuosi qua e là impaludando.

Nel complesso siamo di fronte a un'unità geomorfologica abbastanza individuata, nella quale i terreni si presentano composti superiormente da argille più o meno compatte, e inferiormente da calcari azzurrognoli, cui si alternano strati di sabbie gialle e arenarie compatte: in genere terreno impermeabile facilmente erodibile. La regione delle Langhe è alta in media 530 m., molto più che non quella contigua monferrina, alta in media soli 350 m. circa.

Dal solco Ceva-Carcare le Langhe si elevano con ripido pendio, con un dislivello di 400 m. su un percorso orizzontale di poco più di 6 km. (Ceva, m. 380; Murazzano 739), mentre degradano dolcemente verso nord, ridiscendendo ripide sul solco Cherasco-Acqui. In nessun punto si toccano i 1000 m. Tutta la zona è incisa profondamente dalle acque dei fiumi Belbo (km. 86), Bormida di Millesimo con il suo affluente, Uzzone (km. 132), e fa parte idrograficamente del bacino del Tanaro, nel quale scola tutte le acque. Le colline delle Langhe hanno la base facilmente erodibile e perciò al piede abbondano di scarpate franose in continuo movimento: in seguito a ciò gran parte degli abitati e delle strade si trova sulle groppe montuose, rifuggendo dal fondovalle e dai fianchi erosi.

Di solito il piede delle vallate è ampio, ma non mancano numerosi esempî di strette e di chiuse, dove i fiumi devono restringere il loro corso per l'incontro di fasce di terreni più resistenti.

Una delle attività economiche fondamentali di tutta la regione è la coltivazione della vite (Freisa). Numerose sono le comunicazioni sia stradali sia ferroviarie, essendo le Langhe una zona di passaggio obbligato dalla popolosa Liguria a sud alla pianura piemontese a nord. Lungo il solco occidentale corre per un tratto l'importantissima linea che, partendo da Savona, per Ceva e Bra porta a Torino (km. 146); da questa arteria a S. Giuseppe di Cairo si stacca la ferrovia che, percorrendo la valle della Bormida di Spigno, porta ad Acqui e ad Alessandria (da S. Giuseppe ad Acqui km. 50; da Acqui ad Alessandria km. 34).

Numerose le strade carrozzabili: ai limiti esterni della regione abbiamo nella sezione meridionale la rotabile che da Savona per Altare, Carcare, Millesimo, Ceva, Mondovì, porta a Cuneo, toccando la massima altezza a La Fabbrica (m. 734); al confine orientale la rotabile Savona-Carcare-Dego-Spigno-Monferrato-Acqui-Alessandria (km. 108,4), che percorre la valle della Bormida di Spigno, toccando la massima altezza di 435 m.; a occidente la strada che staccandosi dalla Savona-Cuneo a Ceva per Murazzano, Dogliani, Cherasco, giunge a Bra. Un'importantissima carrozzabile interna è quella che unisce Alba con Dego passando per Cortemilia, lunga km. 62,4, che raggiunge la massima altezza di m. 630, e che varca con ripide pendenze i varî costoni che sezionano l'altipiano. Questa rotabile ben si può considerare come la spina dorsale di tutte le comunicazioni stradali delle Langhe.

Durante il Medioevo le Langhe furono considerate come feudo imperiale e in possesso delle famiglie Del Carretto, Incisa, Spinola, Doria. Nel 1815 passarono al regno di Sardegna insieme col territorio della repubblica di Genova.

Vedi anche
Monferrato Regione storica del Piemonte, quasi interamente compresa nella provincia di Alessandria e in parte in quella di Asti, delimitata a S dai corsi del Tanaro, del Belbo e della Bormida, a N dal corso del Po. È diviso in Basso Monferrato (a N) e Alto Monferrato (a S). Intensamente agricolo, la coltivazione ... Liguria Regione dell’Italia settentrionale (5422 km2 con 1.615.064 ab. nel 2008, ripartiti in 235 Comuni; densità 298 ab./km2); il capoluogo di regione è Genova. 1. Caratteri fisici La Liguria è regione per eccellenza montuosa e collinosa; vi si incontrano e saldano, infatti, le Alpi e l’Appennino. A O del ... Torino Comune del Piemonte (130,2 km2 con 908.263 ab. nel 2008), capoluogo di provincia e di regione. Sorge alla confluenza della Dora Riparia con il Po, in un’area alluvionale (239 m s.l.m.) compresa fra l’anfiteatro morenico di Rivoli e una serie di colline situate a oriente (fra cui, la collina di Superga). ... Beppe Fenòglio Fenòglio, Beppe. - Scrittore italiano (Alba 1922 - Torino 1963). Prese parte, in Piemonte, alla lotta partigiana. Tale drammatica esperienza e il successivo smarrimento psicologico e sentimentale del reduce costituirono l'orizzonte obbligato entro cui doveva prendere corpo la sua vocazione narrativa, ...
Altri risultati per LANGHE
  • Langhe
    Enciclopedia on line
    Regione collinare del Piemonte, all’incirca compresa, a N e a O, entro il solco vallivo del Tanaro, a E entro quello della Bormida e a S limitata dallo spartiacque alpino tra Piemonte e Liguria. Vi è situato il complesso di contrafforti, costituiti da terreni calcareo-marnosi, sui quali si coltivano ...
Vocabolario
langa
langa s. f. [etimo incerto]. – In geologia, nome dato, soprattutto in Piemonte, a rilievi collinari o montuosi con crinali allungati e sottili. È soprattutto noto il plur. Langhe, denominazione geografica di una regione collinare del Piemonte,...
langhiano
langhiano agg. e s. m. – In cronologia geologica, piano superiore del miocene inferiore, il cui nome deriva dalle Langhe, colline del Piemonte, dove i terreni di questo piano sono rappresentati da marne grigie a pteropodi, con intercalazioni...
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