LANGRES (A. T., 32-33-34)
Città della Francia orientale, capoluogo di circondario (dipartimento Alta Marna) con 7868 ab. (1926); è in pittoresca posizione a 473 m. s. m. su uno sprone dell'altipiano calcareo, dominante le valli della Marna a E. e della Bonelle a O. Una ferrovia a cremagliera (km. 1,5) la unisce alla stazione della linea Parigi-Mulhouse. Le industrie comprendono la filatura della lana e alcune segherie; importanza ha quella dei coltelli; più attivo è il commercio dei vini, cereali e prodotti agricoli.
L'altipiano di Langres, che dalla città prende nome, si riallaccia geologicamente alla Côte d'Or, da cui è separata dalla valle dell'Ouche; è costituito principalmente da calcare oolitico; eccettuata la parte orientale che è molto frastagliata, l'altipiano è in genere uniforme; a NO. il suolo si abbassa lentamente, con due gradini separati dalla depressione di Bassigny, mentre a SE., dove l'elevazione media è di 500 m. circa, precipita bruscamente sulle valli della Lanterne e del Surgeon. Dall'altipiano hanno origine varî corsi d'acqua, tra cui l'Aube, la Marna che nasce nell'estremità settentrionale a 409 m. s. m., a 6 km. circa a S.-SE. di Langres, e la Blaise. Nonostante le piogge relativamente abbondanti, l'altipiano è una delle regioni più aride e meno popolate della Francia; per la mancanza d'acqua alla superficie, la scarsa popolazione vive accentrata in villaggi situati in strette valli, profondamente incise nell'altipiano; qui si trova terreno fertile e abbondanti sorgenti di acque. L'altipiano, poco fertile, è coperto di boschi.
Monumenti. - La posizione occupata dalla città è resa ancora più pittoresca dalla cinta di bastioni che poggiano in parte sulle fondamenta delle mura romane. Particolarmente interessante la torre detta di Navarra (1517), la porta dei Molini (1612) e altre numerose porte che stanno a rappresentare l'architettura del secolo d'oro francese. La cittadella a difesa dell'istmo che congiunge Langres con l'altipiano è un bell'esemplare di fortificazione nello stile del Vauban. La cattedrale, iniziata nel 1150 con la costruzione del coro e terminata nel 1220, sebbene in vòlte ogivali, non si può dire gotica. Essa ricorda per ampiezza e sobrietà di linee la cattedrale di Autun e la collegiata di Beaune. Come in questi edifici, la decorazione della sua galleria interna sembra ispirata alle vestigia della città romana, mentre la campata a destra del coro rivela un'intuizione dello spirito antico, difficilmente uguagliata in altre costruzioni medievali. La facciata, opera del d'Aviler (1761), è in armonia con le numerose case dei secoli XVII e XVIII. Del Rinascimento merita menzione la casa del cardinale Morlot, innalzata alla fine del sec. XVI, a due piani con ampie finestre tra intercolunnî d'ordine dorico e corinzio. Nella chiesa di Saint-Didier, che conserva un'interessante campata del sec. XII, è sistemato un museo lapidario. Nella Galleria di pittura, notevole il ritratto del Diderot, opera del Van Loo, e il suo busto eseguito da Houdon.
Storia. - È l'antica Antematunum, capitale dei Lingones, dai quali poi la città ha tolto il suo nome attuale. La città ebbe molto a soffrire dalle invasioni. Nel sec. V essa godeva di una relativa indipendenza, sotto il governo dei suoi vescovi, fra il regno dei Franchi e quello dei Burgundî. Nulla si sa del periodo che segue. Nella metà del sec. IX troviamo a Langres dei canonici che assistevano il vescovo e compivano il servizio divino in una chiesa consacrata a Saint-Mammès. Questi canonici, costituiti presto in capitolo della cattedrale, nel corso del Medioevo ebbero una potenza morale e materiale considerevole. Per parte sua il vescovo, duca di Langres, pari di Francia dal sec. XII, godeva di un prestigio incontestabile nella Champagne e nella Borgogna. Vescovo e capitolo della cattedrale si trovarono spesso in conflitto fra loro, poiché i loro dominî e le loro giurisdizioni s'intrecciavano molto nella città e nella diocesi. Il vescovo affrancò i suoi sudditi urbani prima nel 1168, poi, più completamente, nel 1234; la carta di affrancamento dei borghesi dal capitolo data invece dell'anno 1266. Il principio del sec. XIV segna il culmine di questi conflitti fra il vescovo e il capitolo; nel 1320 Luigi di Poitiers fece prendere d'assalto la cattedrale di Saint-Mammès e obbligò i canonici a rifugiarsi a Digione. A questi eccessi pose fine Guglielmo di Poitiers, vescovo fra gli anni 1346 e 1374, che strinse accordi importanti col capitolo. La potenza e il prestigio del capitolo di Langres venne ridotta quasi a nulla dal concordato del 1516, che tolse ai canonici il diritto di eleggere il vescovo. Il Rinascimento fu un periodo molto brillante per Langres: Claudio di Longwy, cardinale di Givry, si fece protettore di letterati e artisti. Durante la Rivoluzione si manifestò una rivalità fra Langres e Chaumont; e alla fine Chaumont fu fatta capoluogo del dipartimento dell'Alta Marna.
Bibl.: J. Luquet, Antiquités de Langres, Langres 1830; Jolibois, La Haute-Marne ancienne et moderne, Chaumont 1898; L'abbé Roussel, Le diocèse de Langres, histoire et statistique, Langres 1872-78; F. Claudon, Histoire de la ville de Langres et de ses institutions municipales josqu'au milieu du XVe siècle, in Positions des thèses soutenues par les élèves (de l'école des Chartes) de la promotion de 1893, Parigi 1893; J. Tillet, Notices sur les monuments de Langres, in Congrès archéologique, Parigi 1928; L. E. Marcel, Le Cardinal de Givry, 1926, voll. 2; M. Le Grand, Le Chapître cathédral de Langres, de la fin du XIIe siècle au concordat de 1516, Parigi 1931.