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LANTANIO

di Guido CAROBBI - Enciclopedia Italiana (1933)
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LANTANIO

Guido CAROBBI

. Elemento chimico con peso atomico 138,90, numero atomico 57, simbolo La. Non ha isotopi. Insieme col cerio, col neodimio, col praseodimio e col samario, forma un gruppo di elementi delle terre rare: il gruppo del cerio.

C. G. Mosander nel 1839 riconobbe la complessità dell'ossido di cerio e riuscì a frazionarlo in tre nuove terre: l'ossido di cerio propriamente detto, quello di lantanio e quello di didimio (da questo ultimo poi L. Auer von Welsbach ottenne il neodimio e il praseodimio). Il lantanio si trova in tutti i minerali che contengono cerio in special modo nella lantanite e nella bechelite e, in minori proporzioni, nella allanite, cerite e samarschite. La sua separazione e purificazione dai minerali del gruppo è lunga e difficile. Si ricorre specialmente alla cristallizzazione frazionata dei nitrati doppî col magnesio o anche coll'ammonio, col manganese, col tallio, col rame, alla precipitazione frazionata con ammoniaca, idrossidi alcalini o basi aromatiche, alla cristallizzazione dei solfati e ad altri metodi.

Il lantanio metallico ha colore bianco di stagno; fonde a 810°0; ha densità 6,15, durezza fra quella dello zinco e quella dello stagno, è malleabile e duttile. Dà leghe e anche composti con l'alluminio e col magnesio.

Il lantanio funziona in tutti i suoi composti da trivalente. L'ossido può essere ottenuto per calcinazione dell'idrossido, del carbonato, dell'ossalato, del nitrato. L'idrossido si ottiene trattando con idrossidi alcalini o di ammonio le soluzioni dei sali di lantanio. Il floruro è insolubile in acqua e si ottiene trattando la soluzione di un sale di lantanio con acido floridrico o con un floruro alcalino. Il cloruro è molto solubile, cristallizza con sei molecole d'acqua in cristalli triclini, dà sali doppî col cesio, mercurio, antimonio, bismuto, stagno, platino e oro, fonde a 860°. Il cloruro anidro si ottiene per riscaldamento del metallo, del carburo, del solfuro in corrente di acido cloridrico, per riscaldamento dell'ossido in corrente di cloro e cloruro di zolfo, o infine per riscaldamento dell'idrato con cloruro ammonico o in corrente di acido cloridrico. Il solfuro è ottenuto scaldando il metallo con vapori di zolfo o l'ossido con vapori di solfuro di carbonio. Il solfato si prepara sciogliendo l'ossido, il carbonato o l'idrossido in acido solforico: esiste come idrato con 9 molecole d'acqua cristallizzando nel sistema esagonale e come idrato con 16 molecole d'acqua che si separa dalla soluzione in ghiaccio e si decompone già a 0°. Il solfato di lantanio dà numerosi solfati doppî con i solfati di sodio, di potassio, di ammonio, di cesio, di rubidio, di tallio talloso, di chinolina, di piridina e di idrazina. Il carbonato può prepararsi facendo passare anidride carbonica in una sospensione d'idrossido di cerio; si conoscono carbonati doppî col potassio, col sodio e con l'ammonio. Il nitrato di lantanio cristallizza con sei molecole d'acqua nel sistema triclino, è deliquescente e solubilissimo in acqua. Forma col magnesio, col ferro ferroso, con lo zinco, col manganese, col nichel, col rame, col cadmio, nitrati doppî; con l'ammonio, il cerio, il sodio e il tallio talloso, nitrati monoclini, importantissimi, perché di essi alcuni servono al frazionamento delle terre rare. L'ortofosfato di lantanio si ottiene sotto forma di un precipitato bianco gelatinoso aggiungendo acido fosforico o fosfato bisodico a una soluzione di un sale di lantanio.

Per la ricerca analitica qualitativa e per il dosaggio del lantanio in assenza di altre terre si ricorre alla precipitazione con ammoniaca o ossalato ammonico. L'idrossido e l'ossalato di lantanio che rispettivamente si ottengono, calcinati, si trasformano in ossido che può essere pesato. I sali di lantanio non dànno spettro di assorbimento. Per la loro ricerca in presenza di altre terre rare è necessario ricorrere allo spettro di scintilla, allo spettro di arco o meglio ancora agli spettri di raggi X.

Lo spettro di emissione ha delle linee molto caratteristiche nel violetto e nell'ultra violetto, le quali si prestano assai bene per l'identificazione dell'elemento.

Bibl.: S. J. Levy, The rare earths, Londra 1924; J. V. Mellor, A comprehensive treatise on inorg. a. theoret. chemistry, Londra 1924; L. Rolla e L. Fernandes, Le terre rare, Bologna 1924.

Vedi anche
neodimio Elemento chimico, di numero atomico 60, peso atomico 144,27, simbolo Nd e di cui si conoscono diversi isotopi di massa 142, 143, 144, 145, 146, 148, 150. Fu scoperto da K. Auer von Welsbach (1886), il quale lo ottenne (insieme al praseodimio) dal didimio, fino ad allora ritenuto un elemento. Appartiene ... samario Elemento chimico della serie dei lantanidi, di simbolo Sm, numero atomico 62, peso atomico 150,36; in natura esistono i sette isotopi 14462Sm, 14762Sm, 14862Sm, 14962Sm, 15062Sm, 15262Sm, 15462Sm. Fu scoperto nel 1879 da P.-E. Lecoq de Boisbaudran. Si trova in quantità molto piccole nella samarskite, ... lantànide lantànide Ogni elemento chimico che presenta proprietà analoghe a quelle del lantanio. Appartengono al gruppo dei lantanide gli elementi del sistema periodico con un numero atomico da 57 a 71, vale a dire: lantanio, cerio, praseodimio, neodimio, prometeo, samario, europio, gadolinio, terbio, disprosio, ... didimio Supposto elemento chimico del gruppo delle terre rare, il cui nome significa «gemello», perché di solito associato con il lantanio. Scoperto da C.G. Mosander intorno al 1841 nelle sabbie ceritiche, fu successivamente (1885) riconosciuto da Auer von Welsbach come una mescolanza di due elementi del gruppo ...
Altri risultati per LANTANIO
  • lantanio
    Enciclopedia on line
    Elemento chimico del gruppo delle terre rare, simbolo La, numero atomico 57, peso atomico 138,92; è una miscela di due isotopi; fu scoperto da C.G. Mosander nel 1839. In natura si trova nella cerite, nella monazite e nella lantanite; l’elemento puro si ottiene per elettrolisi del cloruro. Metallo bianco, ...
  • lantanio
    Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)
    lantànio [Der. del lat. scient. Lanthanum, der. del gr. lantháno, "star nascosto"] [CHF] Elemento chimico del gruppo delle terre rare, di simb. La, numero atomico 57 e peso atomico 138.92, scoperto da C.G. Mosander nel 1839 e isolato come metallo nel 1923; se ne conoscono due isotopi stabili con numero ...
Vocabolario
lantànio
lantanio lantànio s. m. [lat. scient. Lanthanum, der. del gr. λανϑάνω «stare nascosto»]. – Elemento chimico del gruppo delle terre rare, di simbolo La, numero atomico 57, peso atomico 138,90, scoperto nel 1839. È un metallo bianco, duttile,...
lantanite
lantanite s. f. [der. di lantanio]. – Minerale di colore roseo, grigiastro o giallastro; è un carbonato idrato di lantanio e cerio, rombico, contenente talvolta anche ittrio, disprosio e altre terre rare.
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