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LAPO da Castiglionchio, il Vecchio

di Vittorio Rossi - Enciclopedia Italiana (1933)
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LAPO da Castiglionchio, il Vecchio

Vittorio Rossi

Canonista, vissuto lungamente nel secolo XIV. Amico del Petrarca, al quale fece conoscere più orazioni di Cicerone e l'Institutio quintilianea, L. il Vecchio lasciò, intorno alla metà del secolo, gli studî della letteratura per darsi al diritto canonico, conseguendo a Bologna il titolo di dottore; fu lettore delle Decretali per vent'anni a Firenze, dove esercitò pure l'avvocatura ed ebbe pubblici uffici e ambascerie. Nel 1378 la rivoluzione dei Ciompi lo bandì da Firenze, ed egli passò a insegnare a Padova; nel 1380 lo troviamo a Roma con Carlo III di Durazzo, di cui difese le ragioni presso il pontefice Urbano VI, ottenendogli la corona di Napoli. E a Roma, dove Carlo lo aveva lasciato come procuratore e Urbano gli aveva conferito i titoli di avvocato concistoriale e di senatore, morì il 27 giugno 1381. Oltre a una lunga epistola in bel volgare fiorentino, d'argomento morale, messa a stampa da L. Mehus (1753), a epistole latine e orazioni, delle quali abbiamo solo notizia indiretta, L. il Vecchio compose un gran numero di Allegationes giuridiche, più volte stampate (Napoli 1477, Lione 1537, Venezia 1571) e due trattati, uno De hospitalitate e l'altro De canonica portione et de Quarta, pubblicati nei volumi XIV e XV dei Tractatus universi iuris, un commento alle Clementine (Roma 1589), e uno al libro V delle Decretali (Roma 1579).

L. da C. il Giovane, nipote di L. il Vecchio, morì a trentatré anni nel 1438. Discepolo del Filelfo, gode tra gli umanisti del Quattrocento buon nome più che per le operette originali (epistole e orazioni), per le sue traduzioni dal greco in latino, nelle quali seppe conciliare la fedeltà con l'eleganza, riuscendo il più perfetto fra i traduttori della prima metà del Quattrocento. Egli tradusse molte vite di Plutarco, parecchi opuscoli di Luciano, orazioni d'Isocrate e di Demostene, i Caratteri di Teofrasto (ch'egli diceva potersi chiamare Liber de impressionibus animi sive de notis sive de perturbationibus) e altre cose ancora.

Bibl.: Per Lapo il Vecchio, Epistola o sia ragionamento di messer L. da C., con la vita dello stesso composta da L. Mehus, Bologna 1753; F. Novati, Il libro memoriale de' figliuoli di M. L. da C., Bergamo 1893 (per nozze d'Ancona-Cassin). Per L. il Giovane: K. Müllner, Reden u. Briefe italienischer Humanisten, Vienna 1899 (vi sono pubblicate due orazioni e una lunga epistola di L.); F. P. Luiso, Studi su l'epistolario e le traduzioni di L. da C. juniore, in Studi ital. di filol. classica, VII (1899), p. 205 segg.; id., Firenze in festa per la consacrazione di S. M. del Fiore, 1436, Lucca 1904 (vi è pubblicata la descriptio di Lapo).

Vedi anche
Francesco Nèlli Nèlli, Francesco. - Notaio fiorentino (sec. 14º), dapprima notaio della Curia vescovile di Firenze (1350), poi priore della chiesa dei SS. Apostoli, amico di Petrarca che lo chiamava Simonide e gli dedicò le Seniles. Espresse il suo disappunto per la sistemazione di Petrarca presso Giovanni Visconti ... Francesco Petrarca Petrarca (lat. Petrarca), Francesco. - Poeta e umanista (Arezzo 20 luglio 1304 - Arquà, od. Arquà Petrarca, Francesco, tra il 18 e il 19 luglio 1374). Nato ad Arezzo da Eletta Canigiani e da ser Pietro di ser Parenzo dell'Incisa in Valdarno, che era stato bandito da Firenze nel 1302 per dissidî personali ... Giovanni Boccàccio Boccàccio, Giovanni. - Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 sett. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il Boccaccio, Giovanni nacque da un amore illegittimo d'un mercante certaldese stabilitosi a Firenze, Boccaccio di Chelino, ... Umanesimo Periodo storico le cui origini sono rintracciate dopo la metà del 14° sec., e culminato nel 15°: tale periodo si caratterizza per un più ricco e più consapevole fiorire degli studi sulle lingue e letterature classiche, considerate come strumento di elevazione spirituale per l’uomo, e perciò chiamati, ...
Altri risultati per LAPO da Castiglionchio, il Vecchio
  • Lapo da Castiglionchio il Vecchio
    Enciclopedia on line
    Canonista (m. Roma 1381), appartenente a un ramo dei signori di Quona, nel Valdarno fiorentino. Amico di F. Petrarca, al quale fece conoscere varie orazioni di Cicerone e l'Institutio di Quintiliano, lasciò gli studî letterarî per darsi al diritto canonico: fu per vent'anni lettore di decretali a Firenze. ...
  • CASTIGLIONCHIO, Lapo da
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 22 (1979)
    Marco Palma Nacque nei primi decenni del sec. XIV, con ogni probabilità a Firenze, da Lapo di Albertuccio e da Bilia Ferrantini. La sua famiglia, anche se non magnatizia, apparteneva a quella parte dell'aristocrazia fiorentina che in tempi non lontani si era trasferita dal contado in città. I Castiglionchio ...
  • Lapo da Castiglionchio
    Enciclopedia Dantesca (1970)
    Gianvito Resta Nato a Firenze, non si sa bene in quale anno, dopo un breve tirocinio letterario, intraprese gli studi giuridici a Bologna, conseguendovi la laurea. Fu in rapporti di amicizia col Petrarca, al quale procurò un manoscritto della Institutio oratoria di Quintiliano e alcune orazioni di ...
Vocabolario
vècchio
vecchio vècchio agg. e s. m. [lat. tardo e pop. vĕclus per il lat. class. vĕtŭlus, dim. di vetus «vecchio»]. – 1. a. Che è molto avanti negli anni, che è nell’età della vecchiaia (contrapp. a giovane e distinto da anziano, che però è molto...
vécchio
vecchio vécchio s. m. [lat. vĭtŭlus «vitello», vĭtŭlus marinus «foca»]. – Vitello, solo nella locuz. ant. v. marino, la foca: I capidogli coi vécchi marini Vengon turbati dal lor pigro sonno (Ariosto); e con inversione poet.: Il marin vecchio...
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