GIANNI, Lapo
Poeta fiorentino che pare si possa identificare col notaio Ser Lapo di Giovanni Ricevuti, di cui si conservano parecchi rogiti che vanno dal 1298 al 1321. A ogni modo è certo che fu contemporaneo di Dante e di Guido Cavalcanti, coi quali ebbe relazione di amicizia, come risulta da accenni in alcuni sonetti dell'uno e dell'altro. Si hanno di lui undici ballate, cinque canzoni e un sonetto, tutte composizioni amorose, i cui pregi fanno collocare Lapo fra i migliori poeti del dolce stil novo.
Ediz.: E. Lamma, Rime di L. G. rivedute sui codici e su le stampe ecc., Imola 1895; id., Lapo Gianni e Gianni Alfani. Rime, Lanciano 1912; quasi tutte le rime con commento nel volume di L. Di Benedetto, Rimatori del dolce stil novo, Torino 1925.
Bibl.: A. Gabrielli, L. G. e la lirica predantesca, in La Rassegna italiana del 15 febbraio 1887; U. Marchesini, Tre pergamene autografe di Ser L G., in Arch. stor. ital., s. 5ª, XXII, p. 91; F. Scandone, A proposito di L. G., in Rass. crit. d. lett. it., V (1900), pp. 214-218; G. Zaccagnini, Notizie ed appunti per la storia letteraria del sec. XIV, in Giorn. stor. della lett. ital., LXVI, p. 342; L. Di Benedetto, Monna Lagia e Monna Bice, in Giorn. dant., XXV (1923).