Giurista spagnolo (n. S. Juan del Molino, Messico, 1739 - m. 1820); magistrato, ebbe parte, come membro del Consiglio di Carlo III, nella riforma della legislazione penale, di cui trattò nel Discurso sobre las penas (1782). A lui, segretario perpetuo della Reale accademia spagnola, si deve tra l'altro il Discurso preliminare all'edizione, da lui curata con altri accademici (1815), del Fuero juzgo en latín y castellano (corpo di leggi visigotico del sec. 7º volgarizzato nel 13º).