LARDIZÁBAL y URIBE, Miguel
Uomo politico spagnolo, nato a S. Juan del Molino (Messico) nel 1744, morto nella prima metà del secolo XIX. Fratello del giureconsulto Manuel, venne nella Spagna nel 1761, e studiò all'università di Valladolid, acquistando una profonda cultura storica. Nominato primo ufficiale della segreteria di stato sotto Ferdinando VII, venuto al governo il Principe della Pace, dovette fuggire nelle provincie basche ottenendo la nomina di direttore del seminario patriottico di Vergara. Invasa la Spagna da Napoleone, si ritirò a Siviglia e poi a Cadice, lavorando per la causa dell'indipendenza nazionale, finché, nominato dal Messico suo rappresentante nella Giunta centrale, venne a far parte del Consiglio di reggenza del regno. Devoto alla monarchia, difese i diritti della corona contro le Cortes che si dichiararono sovrane e perciò nel 1811 fu confinato ad Alicante, e, sottoposto poi a processo nel 1812, fu condannato all'esilio. Rifugiatosi in Inghilterra tornò in Spagna con la Restaurazione e Ferdinando VII lo creò prima ministro generale delle Indie, poi consigliere di stato. Perduto il favore reale, finì la sua vita tornando a dirigere il seminario patriottico di Vergara.