largire
Nel significato di " elargire ", " donare ", " offrire generosamente, con liberalità ", in Cv IV XII 7 Se quanta rena volve lo mare turbato dal vento, se quante stelle rilucono, la dea de la ricchezza largisca, l'umana generazione non cesserà di piangere. D. traduce con l. il verbo fundere di Boezio (cfr. Cons. phil. II m. II 1-8). Sempre con costrutto transitivo, in espressione figurata, in If XIV 92 e 93 io 'l pregai che mi largisse 'l pasto / di cui largito m'avëa il disio.
Nel Paradiso il verbo è connesso con l'idea della beatitudine concessa al poeta, in XXIII 86 sù t'essaltasti [o benigna virtù] per largirmi loco / a li occhi lì che non t'eran possenti, e XXIV 71 Le profonde cose... mi largiscon qui la lor parvenza; con costrutto passivo, in XXII 118 mi fu grazia largita.
Con la connotazione di " permettere ", in Vn XXV 7 a loro [poeti] sia maggiore licenzia largita di parlare, e in Pg XI 132 come fu la venuta a lui largita.
In un unico luogo il verbo è costruito con un complemento indiretto: nella descrizione della pena degl'invidiosi, a cui luce del ciel di sé largir non vole (Pg XIII 69).