NAGY, László
Poeta ungherese, nato a Felsőiszkáz il 17 luglio 1925, morto a Budapest il 30 gennaio 1978; studiò alla scuola superiore di arti figurative e alla facoltà di lettere di Budapest. Pubblicò i primi versi sulla rivista Valóság ("Realtà"), permeati da idee esaltanti e sentimenti gioiosi, nei quali, accanto ai contenuti sociali, sono presenti anche i motivi dell'amore giovanile. Più tardi la sua voce s'incupisce ed esprime visioni di dolore, sebbene non rinneghi mai la sua fede nel socialismo (A nap jegyese, "Lo sposo del giorno", 1954; A vasárnap gyönyöre, "Il piacere della domenica", 1956). Il linguaggio poetico di N., improntato alla poesia popolare e a quella di A. József, si arricchisce anche delle esperienze derivate dalle traduzioni da García Lorca, dai poeti bulgari e dalla poesia popolare iugoslava. Ebbe più volte il premio Attila József (1950, 1953, 1955) e una volta il premio Kossuth (1966). Altre opere di N.: Tűnj el fájás ("Sparisci dolore", 1949); A tüzér és a rozs ("L'artigliere e la segale", 1951); Deres majális ("Festa di maggio brinata", 1957); Himnusz minden időben ("Inno in ogni tempo", 1965); Arccal a tengernek ("Voltato verso il mare", 1966).
Bibl.: P. Pándi, Viták és kritikák ("Polemiche e critiche"), Budapest 1954; T. Déry, Egy fiatal költő ("Un giovane poeta"), in Útkaparó, 1956; M. Czine, Két költő útja ("Il cammino di due poeti"), in Valóság, 1961; L. Dégh, Sólymok vére ("Il sangue dei falchi"), in Nagyvilág, 1961; L. Borgatti, Tre moderni poeti ungheresi, Bologna 1969.