PAÁL, László (Ladislao)
Pittore ungherese, nato il 30 giugno 1846 a Zám (Hunyad), morto il 3 marzo 1879 a Charenton. Compiuti gli studî classici ad Arad e frequentata per poco la locale scuola di disegno, prese lezioni di pittura da Paolo Böhm, s'inscrisse quindi nell'Accademia di belle arti di Vienna e da ultimo fu a Düsseldorf nello studio del Munkácsy. Qui egli conseguì i suoi primi successi nella pittura di paesaggio e, venuto a contatto con l'inglese S.J. Forbes, il quale raccoglieva opere dei paesisti francesi della scuola di Barbizon, trovò definitivamente la sua strada. Recatosi nel 1872 in Francia, fece parte della seconda colonia di pittori riunita in Barbizon, composta in gran parte di stranieri, e sempre più rimase fedele ai principî che avevano fatto grande l'arte del Daubigny, del Corot, del Millet, del Rousseau, col quale fu più volte confrontato. Dotato di viva fantasia e di calda vena lirica, si sforzò di adattare la visione del mondo alle proprie sensazioni, rivivendo nella sua anima le infinite immagini offertegli dalla natura. Per questo, pure risentendo a fondo l'influenza dei paesisti francesi del 1930, rimase schiettamente magiaro nella gravità della concezione, nella malinconia del colorito, nell'ardore del sentimento. Fra le sue opere principali, in ordine cronologico: Settembre (museo di Budapest); Angolo di villaggio (collez. Forbes, Londra); Sotto bosco (Museo di Budapest); Prima dell'uragano (collez. Szivák, Budapest).
Bibl.: B. Lázár, L. P., Parigi 1904; K. L., in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXVI, Lipsia 1932 (con bibl.).