Latinos
<-tì-> s. m. pl. sp. – Gruppi spontanei organizzati di ragazzi con spiccate caratteristiche di devianza e/o criminalità i cui membri sono legati da un forte sentimento di appartenenza alla comunità di origine, in antagonismo con la società che li circonda. Le prime formazioni organizzate, le cosiddette baby gangs, nascono negli anni Venti del Novecento tra le minoranze di immigrati afroamericani e ispanici di Chicago, Los Angeles e New York fondandosi sulla condivisione di un'identità comune, sull'adozione di simboli e su un presupposto controllo del territorio. L’uso della violenza è finalizzato a esercitare un potere intimidatorio nei confronti dei membri della comunità di appartenenza che non aderiscono al gruppo, ma anche a perseguire il mantenimento economico dell’organizzazione stessa. Latin King, Ñetas, Crips, Bloods, Comando, Latin forever, Mara Salvatrucha, sono i nomi di alcune delle più note, in cui capi e gerarchie sono ben definiti e la disciplina e i riti di affiliazione vengono collegialmente riconosciuti e rispettati a livello nazionale e internazionale. In Italia le baby gangs compaiono nei primi anni del 21° sec., quando un'ondata migratoria senza precedenti sradica migliaia di sudamericani dai propri paesi – Ecuador, Perù, Argentina –, strangolati dalla parità monetaria con il dollaro imposta dal Fondo monetario internazionale. I giovani L. sono spesso adolescenti cresciuti da un parente nel Paese d'origine e catapultati in un contesto ignoto – l'Italia – attraverso il ricongiungimento familiare. Il prolungato distacco dai genitori, migrati in Europa per lavoro, fa sì che la loro autorità non sia più riconosciuta. Molto spesso si ritrovano in nuclei familiari allargati, insieme a fratelli e sorelle frutto di unioni successive, con i quali devono ricomporre una vita in circostanze di forte ristrettezza economica. La maggioranza degli affiliati non è inserita a scuola, abita ghetti di periferia e popola parchi pubblici o degradati centri storici delle più industrializzate città italiane. La banda di strada si forma tipicamente in questo contesto e risponde, prima ancora che a logiche di delinquenza tout court, a forme di disagio giovanile, in cui la devianza trova terreno fertile. Unica certezza resta la strada, dove si è cresciuti e di cui si conoscono già codici, sistemi e regole di mutuo aiuto. Nella strada si incontrano gli hermanitos, i fratelli, solo riferimento positivo. L’identità passa attraverso il gruppo, in gergo pandillas, una sorta di confraternita la cui essenza è composta da una marcata valenza identitaria e solidale: insieme, contro tutto e tutti, per difendere il territorio conquistato. Ecco che per affermare o difendere il predominio nei quartieri e nei punti in cui ci si riunisce nascono guerre tra bande, esposte a droga e delinquenza adulta. Genova e Milano sono le città in cui le bande di L. hanno fatto registrare gli episodi più gravi. Le inchieste giudiziarie infatti hanno portato all'arresto di decine di militanti dai 15 ai 27 anni con accuse di rapina, rissa, omicidio: reati maturati sempre ed esclusivamente in una logica di scontro tra gruppi rivali per la contesa del dominio di alcuni quartieri. I Latin king, oltre a essere la baby gang più vecchia della comunità ispanica, sono anche i più radicati in Italia. Simbolo degli adepti è una corona a cinque punte che rappresenta la dignità; ogni punta ha un significato proprio: rispetto, onestà, unità, conoscenza, amore. Le mani sono il veicolo attraverso cui si comunica l'appartenenza al gruppo. I Latin king rivolgono in alto l'indice, medio e anulare come a mimare la corona a tre punte. I loro avversari, i Ñetas, puntano pollice, indice e mignolo in basso, o in alto, in segno di sfida. Tra di loro si distinguono anche per i colori dell’abbigliamento: giallo-oro e nero identificano i Latin king; rosso-bianco-azzurro i Ñetas. Monili e anelli raffiguranti madonne, rosari e crocifissi sono comuni a tutte le bande, così come tatuaggi del sacro cuore con fiamme ardenti e spine o immagini di Gesù, anche se tra i membri dei Latin king non mancano corone per identificarsi, mentre quelli delle Maras sfoggiano draghi.