LAUDERDALE, James Maitland, ottavo conte di
Uomo di stato inglese, noto presso Ratho (Midlothian) il 26 gennaio 1759, morto nel castello di Thirlestane (Berwickshire) il 13 settembre 1839. Membro della Camera dei comuni dal 1780 al 1789, anno in cui successe al padre nella contea e nella paria di Scozia, appoggiò l'azione di Fox e fece parte della commissione d'inchiesta sull'operato di Warren Hastings; eletto rappresentante dei pari scozzesi alla Camera dei lord nel 1790, fu sempre contrario alla politica del governo, specie nei riguardi della guerra con la Francia, e per questa ragione nel 1796 e nel 1802 non fu rieletto. All'avvento dei liberali al potere, nel 1806, fu creato pari di Gran Bretagna e Irlanda col titolo di barone di Thirlestane e nominato Custode del gran sigillo di Scozia e membro del consiglio privato; da queste ultime cariche si dimise nel 1807, in seguito alla caduta di lord Grenville, ma continuò a partecipare alla vita politica come membro dell'opposizione alla Camera dei lord e come capo del partito whig scozzese. Già vecchio si allontanò dai principî liberali e nel 1821 passò al partito tory.
È noto anche come cultore di studî economici, soprattutto per le sue teorie sul valore e sulla funzione del capitale nella produzione. Scrisse fra l'altro una Inquiry into the nature and origin of public wealth and into the means and causes of its increase (Edimburgo 1804; 2ª ed., 1819; trad. ital., in Biblioteca dell'economista, I, s. 1ª); The depreciation of the paper currency of Great Britain proved (Londra 1812); Further considerations on the state of the currency (Edimburgo 1813); Three letters to the Duke of Wellington (Londra 1829).