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LAUDERDALE, John Maitland, secondo conte e primo duca di

di Florence M. G. Higham - Enciclopedia Italiana (1933)
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LAUDERDALE, John Maitland, secondo conte e primo duca di

Florence M. G. Higham

Nato a Lethington (Scozia) nel 1616, membro del partito scozzese dei Presbyterian Covenanters. Venuto, come uno dei rappresentanti della lega nazionale scozzese, più volte a Londra (1641, 1643, 1646), riuscì a far firmare a re Carlo I, di cui divenne da allora, anche contro gl'interessi della sua patria, fedele seguace, il famoso Bngagement del dicembre 1647, col quale fu ristabilito il presbiterianismo in Scozia. Avendo unito in alleanza il partito di Hamilton con i realisti inglesi, persuase il re Carlo II ad accettare l'invito degli Scozzesi ad andare in Scozia, lo accompagnò poi nella spedizione in Inghilterra e fu preso prigioniero a Worcester. Rilasciato nel 1660, raggiunse il re a Breda. Acquistata la piena fiducia di Carlo, con la restaurazione monarchica fu fatto segretario di stato per la Scozia, contro i desiderî di Clarendon. Non si oppose al ristabilimento del vescovato in Scozia, voluto da Carlo, tradendo così la causa dei presbiteriani, e riuscì a far destituire nel 1663 il conte di Middleton, commissario per la Scozia, che aveva tentato di rovesciarlo. Il nuovo commissario, Rothes, ordì degl'intrighi contro L., ed eccitò la sollevazione di Pentland nel 1666, ma L. abbatté l'opposizione, riguadagnò Rothes, e ristabilì la sua supremazia. Come commissario, nel 1669, egli aumentò i poteri del re sopra i notabili e la chiesa, e durante i susseguenti anni combatté gli appartenenti alla lega nazionale senza pietà. A Londra egli monopolizzò gli affari scozzesi e come consigliere di stato prese parte alla politica inglese, con intrighi disonesti, ed esercitò un'influenza considerevole su Carlo. Al culmine della sua potenza, divenne nel 1672 duca di L., e cavaliere della Giarrettiera. Nel 1674 e nel 1675 subì fieri attacchi alla Camera dei comuni per la difesa da lui fatta del Militia Act del 1669 e per l'affermazione che gli editti del re erano da considerarsi eguali alle leggi. L'accusa cadde con la proroga del parlamento e l'influenza personale di L. sul re rimase invariata. In Scozia il suo potere continuò finché egli si alienò il duca di York durante il Popish Plot. Nel 1680 egli si dimise dal suo ufficio di segretario e gli succedette Giacomo, duca di York, nel 1681. Morì nel 1682 a Turnbridge Wells. La sua seconda moglie fu la celebre contessa di Dysart.

Bibl.: The L. Papers, ed. da Osmund Airy, voll. 3, Londra 1884-85; L. Correspondence with Archbishop Sharp, in Scottish Hist. Soc. Publications, Edimburgo 1893; e Quarterly Review, CLVII, p. 407; W. C. Mackenzie, The life and times of John Maitland, Duke of Lauderdale, 1616-1682, Londra 1923.

Vedi anche
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Vocabolario
duca
duca s. m. [dal gr. tardo δοῦκα, accus. di δούξ che è il lat. dux: v. duce] (pl. -chi). – 1. ant. a. Chi fa ad altri da guida, soprattutto in senso spirituale: Tu d., tu segnore e tu maestro (Dante, con riferimento a Virgilio, che molte...
cónte
conte cónte s. m. [dal fr. e provenz. ant. conte, che è il lat. comes -mĭtis, propr. «compagno di viaggio», comp. di com (forma arcaica e compositiva per cum «con», con-) e tema di ire «andare»]. – 1. Titolo nobiliare che nella gerarchia...
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