Harvey, Laurence
Nome d'arte di Lavruška Miša Skikne, attore lituano di famiglia ebrea, naturalizzato britannico, nato a Joniškis il 1° ottobre 1928 e morto a Londra il 25 novembre 1973. Caratterizzato dal volto squadrato dai tratti regolari e dal portamento elegante e distaccato, fu spesso interprete di personaggi disonesti o privi di scrupoli, disposti a utilizzare lo charme per raggiungere i propri scopi. Il suo ruolo più noto rimane quello di Joe Lampton, l'impiegato arrivista che giunge a sacrificare l'amore per la carriera e la scalata sociale ‒ precursore delle tante figure di ribelli presenti nel Free Cinema ‒ in Room at the top (1958; La strada dei quartieri alti) di Jack Clayton, per il quale ottenne nel 1960 una nomination all'Oscar.
Emigrato nel 1934 in Sud Africa con i genitori, compì gli studi a Johannesburg ed esordì in teatro nel 1943; pochi mesi dopo, falsificando la data di nascita, si arruolò nell'esercito sudafricano, dove rimase fino al 1946, combattendo in Nord Africa e in Italia. Trasferitosi a Londra, si iscrisse alla Royal Academy of Dramatic Arts, che abbandonò tre mesi dopo per unirsi alla compagnia del Manchester Library Theatre. Nel 1947 ottenne la cittadinanza britannica e l'anno successivo debuttò nel cinema, in House of darkness di Oswald Mitchell, nel ruolo di un detective. Scritturato generalmente come ladro o mascalzone, faticò ad affermarsi sullo schermo, che non gli offriva ruoli adatti alle sue potenzialità interpretative. La fama di attore shakespeariano (recitò allo Shakespeare Memorial Theatre di Stratford-on-Avon nel 1952 e nel 1954) gli valse però la parte di Romeo in Giulietta e Romeo (1954) di Renato Castellani. Ma fu I am a camera (1955; La donna è un male necessario) di Henry Cornelius, a metà tra melodramma e commedia di costume, a evidenziare le qualità espressive di H., che nella parte dello scrittore Ch. Isherwood sostenne in modo eccellente la protagonista, l'attrice Julie Harris. Dopo il successo di Room at the top, in cui fu accanto a Simone Signoret, H. si trasferì a Hollywood, dove interpretò il western The Alamo (1960; La battaglia di Alamo) di John Wayne e The Manchurian candidate (1962; Va' e uccidi) di John Frankenheimer, un dramma psicologico e politico di grande impatto emotivo. In Gran Bretagna ottenne un altro ruolo di rilievo in Darling (1965) di John Schlesinger. Diresse due film, The ceremony (1963; Cerimonia segreta) e Welcome to Arrow Beach (1973; Arrow Beach: la spiaggia della paura).
D. Hickey, G. Smith, The prince: being the public and private life of Larushka Mischa Skikne, a Jewish Lithuanian vagabond player, otherwise known as Laurence Harvey, London 1975; P. Stone, One tear is enough, London 1975; A. Sinai, Reach for the top: the turbulent life of Laurence Harvey, Lanham 2003.