lavare
Nel senso proprio, in If XIV 137 là [il Lete] dove vanno l'anime a lavarsi (in forma riflessiva), e Pg I 95 fa che tu costui ricinghe / d'un giunco schietto e che li lavi 'l viso, ove, nondimeno, il gesto ha anche un chiaro valore allegorico connesso alla purificazione dal sucidume infernale. Al significato estensivo riporta anche l'attestazione di Pd VIII 58 Quella sinistra riva che si lava / di Rodano, " si bagna ", che, a dire del Tommaseo, appare in consonanza con Orazio (Carm. II III 18) e Virgilio (Aen. III 396-397, 418-419). In tutti i rimanenti luoghi la forma verbale significa " purificare ", " mondare ": If XXVII 108 Padre, da che tu mi lavi / di quel peccato; XXX 142 Maggior difetto men vergogna lava; Pg IX 113 Fa che lavi... queste piaghe, e XI 34; Pd V 75 non crediate ch'ogne acqua vi lavi.
Si tratta di una metafora, da collegarsi, oltre all'archetipo dell'acqua destinata a " purificare " dal peccato (cfr. E. Rohde, Psiche, II, trad. ital. Bari 1970³, 741 ss.) al linguaggio biblico, che ha in questo verbo una delle sue numerose parole-chiave: e basti il ricordo di Ps. 50, 4 " Amplius lava me ab iniquitate mea ", e 9 " Asperges me hysopo, et mundabor; / lavabis me, et super nivem dealbabor "; e anche di Is. 1, 16 " Lavamini, mundi estote ". Bisogna tener presenti, in ogni modo, anche alcune grandi discussioni liturgiche e teologiche sul significato del l. dell'acqua ‛ purificante ', che condizionarono, per D. e gli scrittori medievali, il campo semantico del verbo. Oltre al s. Tommaso di Sum. theol. III 66 3 (" Utrum aqua sit propria materia baptismi "; ma il Gmelin ricorda anche il commento sull'epistola di Pietro [I 2]), vanno citati: Ugo di San Vittore Sacram. I 9 2 e II 6 2; Ps. Ugo di San Vittore Sum. sent. V 4; s. Agostino Serm. supposit. s. 134 n. 4; s. Ambrogio Expos. in Luc. X n. 135; Beda In Luc.I, super 3 21; Alessandro di Hales Sum. theol. IV 11 3.
Bibl.-M. Asín Palacios, La escatologia musulmana en la D.C., Madrid-Granada 1943², 192 ss. (utile per gli archetipi, ma da integrare con J. Daniélou, Bibbia e liturgia, trad. ital. Milano 1958, 114 ss.); H. Gmelin, Die Göttliche Komödie. Kommentar, III, Stoccarda 1957, 105; A. Blaise, Vocabulaire latin des principaux thèmes liturgiques, Turnhout 1966, 473; E. Raimondi, Metafora e storia, Torino 1970, 67 nota.