LAVAUDIEU
Villaggio della Francia centrale (dip. Haute-Loire), in Alvernia, sulla riva del fiume Senouire, sviluppatosi nei pressi di un insediamento monastico femminile chiamato Vallis Dei, fondato intorno alla metà del sec. 11°; a partire dal 1177 la comunità conobbe un rapido sviluppo in seguito ai privilegi e alla protezione accordatale da papa Alessandro III (Deschamps, Thibout, 1963, p. 87).La chiesa abbaziale, dedicata a s. Andrea, è a navata unica coperta da volta a botte spezzata terminante in un transetto triabsidato (Craplet, 1955, p. 30) con cupola impostata su pennacchi nel capocroce; una navata laterale, attualmente coperta con volte a ogiva, venne aggiunta (Craplet, 1966) a quella principale, dove si trovano cospicui resti di affreschi. Oltre a una Danza macabra sulla parete meridionale, di grande interesse sono la Dormitio Virginis, la Crocifissione e il Martirio di s. Andrea disposti sull'arco trionfale, che, sulla scorta di tangenze italiane - in particolare Matteo Giovannetti - e di una rilettura dell'iscrizione, sono stati posticipati al 1355 piuttosto che al tradizionale 1315 (Courtillé, 1981).Durante la Rivoluzione francese la torre campanaria subì notevoli danni, mentre venne risparmiato il piccolo chiostro che si affianca al lato meridionale della chiesa. Su questo si apre un vasto ambiente destinato a sala capitolare o refettorio, sulla cui parete di fondo si trova una Maiestas Domini risalente agli inizi del sec. 13° (Deschamps, Thibout, 1963; Demus, 1968; Christe, 1977).
Bibl.: B. Craplet, Auvergne romane (La nuit des temps, 2), La Pierre-qui-Vire 1955; A. Gybal, L'Auvergne berceau de l'art roman, Clermont-Ferrand 1957; P. Deschamps, M. Thibout, La peinture murale en France au début de l'époque gothique, Paris 1963; B. Craplet, s.v. Lavaudieu, in Dictionnaire des églises de France, II, Centre et Sud-Est, Tours 1966, pp. 71-72; O. Demus, Romanische Wandmalerei, München 1968 (trad. it. Pittura murale romanica, Milano 1969); O. Beigbeder, Fresques et peintures murales en Auvergne et Velay, Clermont-Ferrand 1970, pp. 117-121; B. Craplet, Cinq siècles d'art en Auvergne (950-1450), in Histoire de l'Auvergne, a cura di A.G. Manry, Toulouse 1974, pp. 141-182: 143-144; Y. Christe, Le sceptre du Christ de Lavaudieu, CahA 26, 1977, pp. 163-167; A. Courtillé, Peintures romanes en Auvergne, Bulletin historique et scientifique de l'Auvergne 89, 1979, pp. 217-256; id., Vers une nouvelle datation des peintures de l'église Saint-André de Lavaudieu, Almanach de Brioude 61, 1981, pp. 68-85; P. Ponsot, Lavaudieu, restauration du cloître, BMon 143, 1985, pp. 63-64.G. Curzi