lavoratore del sesso
loc. s.le m. Chi offre prestazioni sessuali in cambio di un compenso in denaro.
• In buona sostanza sia in Italia che in Gran Bretagna dove i comitati di quartiere si sono attivati per ripristinare la quiete cittadina, si è rimasti a un nulla di fatto e le leggi non sono cambiate. Tuttavia neanche nella vicina Austria, dove la prostituzione legale è regolamentata e con un ticket di dieci euro a cliente le lavoratrici e i lavoratori del sesso pagano il loro tributo allo stato, sindaci e amministratori dormono sonni tranquilli. (Messaggero Veneto, 20 settembre 2012, p. 45) • La Zona 2 di Milano pronta a ospitare un quartiere a «luci rosse». Spazi delimitati, attrezzati e sicuri per i lavoratori del sesso. Sull’esempio di Mestre il consiglio di Zona 2 ha votato a favore dell’ipotesi di un distretto, nonostante una maggioranza risicata (18 voti). (Paola D’Amico, Corriere della sera, 17 luglio 2015, Milano, p. 1) • Ultimo titolo è «Qualcuno da amare», il breve incontro tra una «lavoratrice del sesso» e un vedovo. In un incontro del 2009, [Abbas] Kiarostami parlava della sua situazione con malinconia. «Sono un regista invisibile nel mio paese. È la sorte di tutti gli autori indipendenti. Le autorità non ammettono la circolazione di film che non possano controllare all’inizio, dalla sceneggiatura al montaggio». L’ultimo film che gli iraniani avevano potuto vedere era stato «Il sapore della ciliegia». (Maria Pia Fusco, Repubblica, 5 luglio 2016, p. 46, Spettacoli).
- Composto dal s. m. lavoratore, dalla prep. del e dal s. m. sesso, ricalcando l’espressione ingl. sex worker.
- Già attestato nella Repubblica del 14 agosto 1985, p. 12, Cronaca (Mauro Alberto Mori).
> lavoratore sessuale, lavoratrice del sesso, sex worker.