LAVORI PUBBLICI (XX, p. 646)
PUBBLICI Col 30 giugno 1936 ha cessato di funzionare l'alto commissariato per la provincia di Napoli; col 30 giugno 1937 sono stati soppressi i provveditorati alle opere pubbliche per il mezzogiorno d'Italia (r. decr. 16 gennaio 1936, n. 207); il termine, invece, per il funzionamento dei provveditorati di Palermo e di Cagliari è stato prorogato al 30 giugno 1940 (r. decr. 14 gennaio 1937, n. 127).
Mentre è ancora allo studio la riforma del capitolato generale per gli appalti, un'importante innovazione è stata introdotta nell'ordinamento amministrativo per l'esecuzione delle opere pubbliche con la formazione dell'albo nazionale degli appaltatori, disposta col r. decr. legge 25 giugno 1936, n. 1538, il cui testo è stato poi sostituito da quello della legge di conversione 10 giugno 1937, n. 1139. L'albo è istituito presso il Ministero dei lavori pubblici; per esservi iscritti occorrono determinati requisiti di idoneità morale, politica e professionale; sulle ammissioni, sospensioni e cancellazioni provvede un comitato permanente centrale presieduto dal ministro o da un suo delegato e costituito di funzionarî delle diverse amministrazioni e dei rappresentanti del Partito nazionale fascista e delle federazioni nazionali dei costruttori edili, delle cooperative di produzione e lavoro, degli artigiani e dei lavoratori dell'industria. Tutte le amministrazioni dello stato e degli altri enti pubblici devono rivolgersi, per gli appalti di importo superiore alle lire 50.000, a imprenditori iscritti nell'albo, eccettuato il caso di lavori speciali, per i quali manchino nell'albo ditte particolarmente attrezzate.
La spesa complessiva sostenuta dallo stato italiano per lavori pubblici dal 1° luglio 1932 al 30 giugno 1937 è stata di 12.735 milioni.
I risultati tecnici principali conseguiti nelle varie categorie di opere nel quinquennio considerato possono così riassumersi: la difesa idraulica ha superato i 5000 chilometri di arginature nuove e rafforzate; i bonificamenti sono stati estesi a 312 comprensorî di bonifica, della superficie complessiva di circa 5.700.000 ettari e a 5.586.000 ettari di bacini montani. Sono stati costruiti: strade di bonifica per 6000 km.; canali di irrigazione per 1434 km. e 518 acquedotti rurali, a servizio di una popolazione di 560.000 ab. circa. La costruzione del canale da Pisa a Livorno è ultimata.
Lo sfruttamento del patrimonio idrico (grandi e piccole utilizzazioni) è stato portato a 4.373.471 kW. di potenza installata con una produzione di energia, nel 1936, di 13.394 milioni di kWh.
La rete delle ferrovie dello stato in esercizio ha raggiunto i 17.174 km. circa, di cui 4258 a doppio binario.