lavoro
lavóro [Der. del lat. labor -oris "fatica, lavoro"] [LSF] Nel linguaggio comune, la fatica e quindi l'energia (muscolare, biologica in senso lato) associata al raggiungimento di uno scopo determinato; in quest'accezione il termine ha un signif. più vasto e generico di quello attribuitogli nel linguaggio scientifico e tecnico, che discende dal concetto di l. di una forza (v. oltre). ◆ [MCC] L. attivo: lo stesso che l. motore (v. oltre). ◆ [TRM] L. chimico: v. exergia: II 513 c. ◆ [TRM] L. chimico quasi statico: v. termostatica: VI 204 e. ◆ [FSD] L. di creazione di un difetto: v. difetti reticolari: II 133 e. ◆ [FSD] L. di estrazione: l'energia mediamente occorrente perché un elettrone di conduzione sia emesso dalla superficie di un metallo o di un semiconduttore per effetto fotoemissivo o termoelettronico o per effetto di campo (propr., l. di estrazione elettronica, in partic. fotoelettrica, termica, di campo, che sono leggermente differenti come valore, in quanto relativi a temperature e a situazioni assai diverse); in relazione a fenomeni di emissione di ioni, può considerarsi (ma non è cosa usuale) un l. di estrazione ionica. ◆ [MCC] L. di una coppia: v. oltre: L. di un insieme di forze. ◆ [MCC] L. di una forza: grandezza associata allo spostamento del punto di applicazione della forza. Relativ. a uno spostamento ds durante il quale la forza f si possa ritenere invariata (cosiddetto spostamento infinitesimo), per il l. elementare, o infinitesimo, si ha dL=f✄ds, come dire il prodotto della componente della forza nella direzione dello spostamento per il modulo di quest'ultimo; sviluppando il precedente prodotto scalare, si ha anche dL=Xdx+Ydy+Zdz, dove X, Y, Z sono le componenti della forza e dx, dy, dz le componenti dello spostamento infinitesimo secondo un prefissato sistema cartesiano; per uno spostamento finito qualunque del punto di applicazione P da un punto P₁ a un altro punto P₂, per il l. della forza (che può variare comunque durante lo spostamento) vale L=∫P2P1f✄ds. Le componenti della forza sono, nel caso più generale che si può presentare, funzioni della posizione di P, della sua velocità e anche talvolta, in maniera esplicita, del tempo, t; ciascuna delle componenti dello spostamento è il prodotto dell'omologa componente della velocità v per dt; in conseguenza, noto che sia il moto di P, dL può essere espresso in funzione soltanto del tempo e per il l. corrispondente al precedente cammino finito generico da P₁ a P₂ si ha L=∫t2t1 F✄vdt. Il l. dipende dunque, in generale, dalla curva c descritta da P nel suo movimento e dalla legge oraria con cui c è percorsa; se però la forza è puramente posizionale, il suo l. dipende unicamente dalla forma di c, e non dalla legge con cui c è percorsa; se poi, oltre a essere posizionale, la forza è anche conservativa, il l. suddetto non dipende più neppure dalla traiettoria ma soltanto dalle posizioni iniziale e finale di P, risultando uguale alla differenza fra i valori che il potenziale della forza assume per le posizioni anzidette, e in partic. nullo per una traiettoria chiusa; queste ultime asserzioni discendono dal fatto che il l. elementare di una forza conservativa è il differenziale totale del potenziale della forza. Quanto detto può generalizzarsi al caso che f rappresenti la forza esercitata da un generico campo vettoriale (a seconda dei casi uniforme o no, costante o no, conservativo o non conservativo), in partic. un campo gravitazionale, elettrico o magnetico, nel quale caso si parla di l. della forza (o delle forze) del campo, in partic. di l. gravitazionale, elettrico, magnetico. Le dimensioni del l. sono quelle di una forza per una lunghezza, coincidenti con quelle dell'energia; unità di misura SI del l. è quindi il joule (J) (per il quadro delle unità di l. nella fisica → la tabella nella voce energia). ◆ [MCC] L. di una percossa: v. dinamica impulsiva: II 192 e. ◆ [MCC] L. di un insieme di forze: la somma algebrica dei l. delle singole forze. Se si tratta del-l'insieme I delle forze applicate a un sistema rigido, per il l. elementare di I si ha dL=R✄dT+MT✄Ωdt, essendo R il risultante di I, MT il momento risultante rispetto a un polo T qualsiasi, dT lo spostamento elementare di questo polo, Ω la velocità angolare del moto rigido all'istante t considerato; se I si riduce a una coppia, di momento M, il l. elementare di essa (l. di una coppia) si riduce a M✄Ωdt. Risulta quindi che il l. elementare di una sollecitazione equilibrata (R=0, MT=0) riesce sempre indipendente dal sistema di riferimento e che esso risulta identicamente nullo per uno spostamento rigido infinitesimo; ciò vale in partic. per il lavoro elementare della sollecitazione interna a un sistema (l. interno: v. oltre). ◆ [MCC] L. elementare: v. sopra: L. di una forza. ◆ [EMG] L. elettrico: (a) lo stesso che l. delle forze di un campo elettrico, quello che tale campo esercita su oggetti elettricamente carichi; (b) lo stesso che l. di elettrizzazione, cioè l'energia spesa per elettrizzare un corpo; (c) lo stesso che energia di una corrente elettrica. ◆ [MCC] L. esterno, interno: per un sistema materiale il l. esterno è quello compiuto dalla sollecitazione esterna al sistema, il l. interno è compiuto dalla sollecitazione interna. Poiché la sollecitazione interna in qualunque sistema è sempre equilibrata in virtù del principio di azione e reazione, il l. interno, in corrispondenza a un qualsiasi spostamento infinitesimo rigido è sempre nullo (v. sopra: L. di un insieme di forze). Se lo spostamento non è rigido, il corrispondente l. generalm. non è nullo, ma in ogni caso esso è indipendente dalla scelta del riferimento e ha quindi significato intrinseco. ◆ [FTC] L. ideale isentropico: il l. tecnico che si ha nelle macchine adiabatiche quando il fluido si può considerare incomprimibile. ◆ [MCC] L. infinitesimo: v. sopra: L. di una forza. ◆ [EMG] L. magnetico: (a) lo stesso che l. delle forze di un campo magnetico, cioè delle forze e delle coppie agenti su conduttori percorsi da corrente o su magneti presenti in un campo magnetico; (b) lo stesso che l. di magnetizzazione, vale a dire l'energia spesa per magnetizzare un materiale. ◆ [MCC] L. meccanico: generic., equivale, a seconda dei casi, a l. di una forza o di un insieme di forze o di una coppia; a tale locuz. si ricorre talora, per amore di chiarezza, quando, in questioni in cui compaiano effetti energetici di varia natura, si voglia indicare specific. il l. connesso con lo stato meccanico del sistema in esame. ◆ [MCC] L. meccanico quasi statico: v. termostatica: VI 204 e. ◆ [MCC] L. motore, o attivo, e resistente, o passivo: qualifiche che si danno a un l. che risulti, rispettiv., positivo oppure negativo; così, il l. elementare di una forza è motore (dL>0) oppure resistente (dL