Berija, Lavrentij Pavlovic
Politico sovietico (Georgia 1899-Mosca 1953). Dopo aver partecipato al movimento rivoluzionario nel Caucaso, fu dal 1921 al 1931 capo della polizia politica in Georgia e dal 1931 al 1938 dirigente del Partito comunista della regione. Capo del KNVD (commissariato degli Interni) dal 1938 al 1945, svolse un ruolo determinante nelle epurazioni e nella repressione del periodo staliniano, dirigendo i servizi di sicurezza e il sistema dei campi di lavoro forzato. Membro del Consiglio per la difesa nazionale dal 1941 al 1945, partecipò all'organizzazione dell'industria degli armamenti e nel 1945 fu nominato maresciallo dell'URSS. Membro del Politbjuro dal 1946, dopo aver mantenuto di fatto il controllo dei servizi di sicurezza anche dopo il 1945, tornò a dirigere il ministero degli Interni nel marzo 1953, assumendo anche la carica di vicepresidente del Consiglio dei ministri. La lotta apertasi nel gruppo dirigente sovietico subito dopo la morte di Stalin portò al suo arresto nel luglio 1953; processato e condannato per alto tradimento, venne fucilato nel dicembre successivo.