Scrittore inglese (Darjeeling, India, 1912 - Sommières, Gard, 1990). È noto soprattutto per la tetralogia The Alexandria quartet (Justine, 1957; Balthazar, 1958; Mountolive, 1959; Clea, 1960), sorta di indagine sull'amore moderno, influenzata da S. Freud e dal marchese de Sade.
Ha vissuto in vari paesi lavorando come addetto stampa (Atene, Rodi, Belgrado, ecc.), e ne ha tratto materia per le sue numerose opere. Ha scritto poesie (A private country, 1943; The tree of idleness, 1955; Lifelines, 1974), commedie (Sappho, 1950; An Irish Faustus, 1963), libri di viaggio (Bitter lemons, 1957; Sicilian carousel, 1977; Caesar's vast ghost, 1990), ma è più noto come romanziere, specialmente per The Alexandria quartet (Justine, 1957; Balthazar, 1958; Mountolive, 1959; Clea, 1960). Tema centrale della tetralogia, le cui vicende si svolgono in una Alessandria più immaginaria che reale, colorita, torbida e misteriosa, è un'analisi sull'amore moderno che può essere considerata il più ardito tentativo del Novecento di andare oltre l'esperimento proustiano di dissoluzione del romanzo e di ricomporre i moduli romanzeschi entro una nuova intuizione del tempo e dello spazio. Lo stile si giova di una raffinata tecnica impressionistica. Fra gli altri romanzi: The black book (1938); Tunc (1968); Numquam (1970) e la serie The Avignon Quintet (Monsieur, 1974; Livia, 1978; Constance, 1982; Sebastian, 1984; Quinx, 1985. Alla tradizione umoristica inglese appartengono infine i racconti che hanno per protagonisti i diplomatici inglesi (Esprit de corps: sketches from diplomatic life, 1957; Stiff upper lip, 1959; Sauve qui peut, 1966; The best of Antrobus, 1974).