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BALDI, Lazzaro

di Placido Campetti - Enciclopedia Italiana (1930)
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BALDI, Lazzaro

Placido Campetti

Pittore, nato nel 1624 circa a Pistoia, morto nel 1703 in Roma. Fu scolaro e seguace di Pietro da Cortona, sotto l'influsso di C. Maratta. A Pistoia sono suoi: nella chiesa dell'Umiltà, un Riposo in Egitto; in S. Francesco, una mediocre Annunciazione. Dipinse per il duomo di Foligno una Visitazione, un Martirio di S. Agata, e una Vergine con Santi (1682). Lavorò molto a fresco e a olio in Roma. Ricordiamo in S. Andrea delle Fratte il quadro dell'altar maggiore; un S. Giovanni Evangelista nella basilica lateranense; affreschi nella chiesa di S. Anastasia; tre teste nella Galleria dell'accademia di S. Luca (sala I). Sull'altar maggiore di S. Carlo a Camerino un Cristo che consegna le chiavi a S. Pietro reca l'iscrizione postuma Laz. Baldi pinxit et obiit, 1703. A Vienna è del B. un bel quadro rappresentante S. Martino che risuscita un fanciullo morto.

Manierato ma diligente, piace talvolta per onesta spontaneità. Si occupò d'incisione in rame, come mostra una stampa firmata rappresentante la conversione di S. Paolo. Stampò nel 1681 un Breve compendio della vita di S. Lazzaro monaco et insigne pittore, illustrando il patrono del sec. IX, e creandosi fama d'erudita.

Bibl.: L. Pascoli, Vite de' pittori, ecc., II, Roma 1730; H. Posse, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, II, Lipsia 1908.

Vedi anche
Cónca, Sebastiano Pittore (Gaeta 1680 oppure 1676 - Napoli 1764). Dal 1706 al 1752 attivo a Roma, a eccezione di brevi soggiorni a Siena e a Torino; lavorò poi a Napoli e a Gaeta. Accademico di S. Luca dal 1718, produsse opere di grande formato, improntate allo stile di A. Sacchi e di C. Maratta: a Roma, Geremia (1718), ... Carlo Maratti Pittore (Camerano 1625 - Roma 1713). Allievo di A. Sacchi; si formò studiando soprattutto le opere di Raffaello e dei Carracci. In stretto contatto con G. P. Bellori, che talvolta ne ispirò le composizioni, e con N. Poussin, nel 1650 esordì con la Natività (Roma, S. Giuseppe dei Falegnami) che attesta ... Piètro da Cortona Pittore e architetto (Cortona 1596 - Roma 1669).Con G.L. Bernini e F. Borromini fu fra i massimi protagonisti del barocco a Roma. Ricco d'immaginazione, incastonando le sue scenografiche composizioni entro monumentali cornici di stucco e oro con figure, cartocci e ghirlande, creò un nuovo sontuoso stile ... Ciro Fèrri Pittore (Roma 1634 - ivi 1689), scolaro e aiuto di Pietro da Cortona, sotto la cui direzione, al tempo di Alessandro VII, dipinse nel Quirinale una Storia di Ciro e l'Annunciazione. A Firenze continuò la decorazione del Cortona in palazzo Pitti, terminando la sala di Apollo e dipingendo da suoi disegni ...
Tag
  • BASILICA LATERANENSE
  • PIETRO DA CORTONA
  • ALTAR MAGGIORE
  • ANNUNCIAZIONE
  • CAMERINO
Altri risultati per BALDI, Lazzaro
  • Baldi, Lazzaro
    Enciclopedia on line
    Pittore (Pistoia forse 1623 - Roma 1703), allievo e stretto seguace di Pietro da Cortona. Numerose opere a Roma (affreschi nella gall. di Alessandro VII del pal. del Quirinale, in S. Giovanni in Laterano, in S. Maria sopra Minerva, ecc.).
  • BALDI, Lazzaro
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 5 (1963)
    Evelina Borea Nacque a Pistoia nel 1624 circa. Attratto dalla fama del conterraneo Pietro Berrettini da Cortona, desiderò avviarsi alla pittura sotto la sua guida e pertanto lo raggiunse a Roma, dove fu amichevolmente accolto. Il Pascoli narra che ottenne le prime commissioni per tramite del Berrettini ...
Vocabolario
làżżaro¹
lazzaro1 làżżaro1 (o làżżero) s. m., ant. – Lebbroso; è un uso antonomastico del nome di Lazzaro, il mendico coperto di piaghe di cui si parla nella parabola del ricco epulone nel Vangelo di s. Luca (16, 19-31), considerato patrono degli...
làżżaro²
lazzaro2 làżżaro2 (o lażżaróne; anche làżżero, lażżeróne) s. m. [dallo spagn. lázaro «povero, cencioso», che ha la stessa origine del sost. prec.]. – Nome col quale in origine gli Spagnoli indicavano spregiativamente i popolani del quartiere...
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