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CALVI, Lazzaro

di Orlando Grosso - Enciclopedia Italiana (1930)
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CALVI, Lazzaro

Orlando Grosso

Pittore, nacque a Genova nel 1502, morì nel 1607. Educato dal padre Agostino, pittore, subì l'influenza del Bonaccorsi. Affrescò numerose facciate di palazzî e si possono di lui ancora vedere le decorazioni murali del palazzo della prelettura, del palazzo Pallavicino, del palazzo Cicala (1542). Eseguì cartoni per l'arazziere brussellese Dionigi Martinez; decorò interni di palazzi (De Mari, Genova; Lercari, Genova; Sauli, Sampierdarena); ed ornò le chiese di affreschi, di quadri (Pietà nella chiesa dell'Annunziata di Portoria). Fu la figura più notevole della famiglia, poiché il suo fratello maggiore Pantaleo, restò scialba figura di aiuto. Fu buon decoratore, abile negli spartimenti delle facciate, ma gelido e monotono nel gusto decorativo precedente l'innovazione del Cambiaso che legò intimamente la decorazione alla architettura. Fu console della Corporazione dei pittori negli anni 1565-72-88, come già il padre e poi il fratello.

Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, V, Lipsia 1911 (con la bibl. precedente); O. Grosso, Genova, Bergamo 1927.

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Vocabolario
làżżaro¹
lazzaro1 làżżaro1 (o làżżero) s. m., ant. – Lebbroso; è un uso antonomastico del nome di Lazzaro, il mendico coperto di piaghe di cui si parla nella parabola del ricco epulone nel Vangelo di s. Luca (16, 19-31), considerato patrono degli...
làżżaro²
lazzaro2 làżżaro2 (o lażżaróne; anche làżżero, lażżeróne) s. m. [dallo spagn. lázaro «povero, cencioso», che ha la stessa origine del sost. prec.]. – Nome col quale in origine gli Spagnoli indicavano spregiativamente i popolani del quartiere...
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