LAZZARO di Parp (Ùazar P‛arpeci)
Storico armeno che visse dalla fine del V al principio del sec. VI d. C. La sua opera, che comprende il periodo di 97 anni (388-485 d. C.), si può riguardare come la continuazione della storia di Agatangelo, di Fausto Bizantino, di Mosè di Corene e di Eliseo; che egli conoscesse l'opera del Corenese è opinione abbandonata dai più. È fonte importante sia per le tradizioni sull'origine dell'alfabeto e della letteratura armena nel quale argomento l'autore attinse certo da Koriun: sia per le preziose notizie riguardanti la lotta con la Persia e per la diligente descrizione dei luoghi e degl'itinerarî. La Visione di S. Isacco Parto, che è innestata nella storia di L., è in realtà opera di Fozio che la scrisse per cattivarsi benevolenza e protezione da Basilio il Macedone, allo scopo di riacquistare la sede patriarcale di Costantinopoli. Genuina invece è la Lettera a Vahan Mamikonian, verace testimonianza della vita vissuta da L., indispensabile documento per lo studio della società di quei tempi. In essa l'autore deplora l'ignoranza del clero che a torto lo tacciava di eresìa ed era incapace di seguirlo nella via del sapere. Stile e lingua dell'epoca classica, ma con riflessi della parlata popolare del tempo.
Edizioni e traduzioni. - Prima edizione della Storia degli Armeni (Patmut'iwn Hayoä), Venezia 1793. Prima edizione della Lettera a Vahan Mamikonian, curata da Mkrtič Emin, Mosca 1853. Edizione delle due opere con apparato critico di G. Mkrtčean e S. Malxasean, Tiflis, Martiroseanä, 1904. Indispensabile per lo studio della Visione la nuova edizione col confronto di parecchi manoscritti, preceduta da uno studio esauriente sulle fonti, del Vardapet Grigor Sarkisian (Venezia 1932). Versione francese di S. Ghesarian, Lazare de Pharbe, Histoire de l'Arménie, ecc., in Langlois: Collection des Historiens anciens et modernes de l'Arménie, Parigi 1869, pagg. 253-68, e di G. Karabagy, Abrégé de la vie politique et guerrière du prince Vahan le Mamigonien par Lazare de Pharbe, Parigi 1843. Versione armeno-moderna della Lettera a V.M. di M. Naldabianç, Pietroburgo 1868.