LCD
– Sigla di Liquid crystal display, dispositivo di visualizzazione basato sull'applicazione delle proprietà fisiche dei cristalli liquidi. Consiste in un insieme di celle le cui proprietà ottiche (rifrazione, rotazione del piano di polarizzazione e diffusione della luce) sono modulate in funzione di una tensione elettrica o di un’eccitazione termica. Si realizza così una variazione della luce riflessa o trasmessa dalla cella, ottenendo un dispositivo di tipo passivo, cioè non in grado di emettere luce ma di modularla. La sorgente luminosa può essere sia la luce ambientale (nei dispositivi a riflessione), sia una sorgente opportuna posizionata posteriormente alla cella (nei dispositivi a trasmissione). Le caratteristiche principali dei dispositivi LCD sono il basso consumo di potenza specifica (pochi μW/cm2), la bassa tensione di alimentazione e il piccolo spessore, che li rende compatibili con i dispositivi portatili. Le proprietà ottiche di un LCD dipendono dall’angolo con cui viene osservato rispetto al piano dell’immagine, il che comporta la necessità di visioni dell’immagine per lo più da posizioni frontali, anche se nei display più recenti per impiego televisivo si sono ottenuti angoli di visione prossimi a 180°. Gli LCD ad alta risoluzione utilizzano la tecnica a matrice attiva, nella quale sono realizzati un transistore e un condensatore integrati in corrispondenza di ogni elemento ottico per generare il campo elettrico necessario alla polarizzazione dell’elemento stesso. Le tecniche a matrice attiva si distinguono a loro volta in: tecniche FET (Field effect transistor), quando sono presenti transistori a effetto di campo, tipicamente MOS (Metal oxide semiconductor); tecniche TFT (Thin-film transistor), quando sono presenti transistori a film sottile; e tecniche non lineari, quando sono presenti varistori, diodi o elementi costituiti da tre strati (metallo, isolante e metallo). I parametri caratteristici sono il numero totale dei pixel rappresentati e la risposta nel tempo del display. Per i dispositivi LCD a colori sono usate tecniche di tipo parallelo, che utilizzano strati contenenti i colori primari (rosso, verde e blu) in strutture a mosaico, ovvero tecniche sequenziali, che realizzano l’effetto cromatico in modo additivo eccitando successivamente display realizzati nei tre colori di base.