LE CORBUSIER (XX, p. 725)
CORBUSIER L'opera di L. C. sino all'inizio della seconda guerra mondiale sviluppa una metodologia che assume la razionalità come mezzo di controllo dei contenuti eticosociali, così da permettere un'azione strumentale sulle strutture della civiltà moderna. Durante il convegno del CIAM del 1933 viene elaborata la Carta d'Atene che, redatta sotto l'influenza di L. C., enuncia i fondamenti dell'urbanistica moderna. Da tale data in poi, gran parte della sua attività è dedicata alla soluzione dei problemi della città, identificati con particolari visioni architettoniche, venendo così a proporre un nuovo sincretismo fra paesaggio urbano e tipologia edilizia (v. i piani per Parigi, 1936, Buenos Aires, 1938, Algeri, 1942). Nel dopoguerra L. C. realizza l'Unità d'abitazione di Marsiglia (1946-52), che faceva parte di un irrealizzato progetto unitario per lo sviluppo cittadino, e nel 1952-53 quella di Nantes. Di fronte all'inerzia che spesso viene opposta alla sua opera, L. C., senza deviare dalla propria metodologia, tenta di universalizzare il proprio messaggio individuale in opere di dimensioni più limitate come la Cappella di Ronchamp (1950-54), il Palazzo dell'Associazione filatori ed il Museo di Amhedabad (1954), il convento di La Tourette. La straordinaria forza ideologica di L. C. ha però modo di rivelarsi nel piano regolatore e nel Campidoglio di Chandigarh (1951-54), che costituisce il limite ed il capolavoro delle sue ricerche urbanistiche. In tali opere viene condotta alle estreme conseguenze la qualificazione della materia costruttiva, che si esprime tramite un "brutalismo" espressivo carico di implicazioni etiche. Vedi tav. f. t.
Scritti di L. C.: Oeuvre complète,6 voll., Zurigo 1934-1957; La Charte d'Athènes, Parigi 1943; A propos d'urbanisme, ivi 1943; Les 3 établissements humains, ivi 1945; Le modulor, Parigi 1950. G. De Carlo, Raccolta di scritti di L. C., Milano 1945.
Bibl.: S. Papadaki, L. C., New York 1948; P. Guéguen, Notre-Dame du Haut à Ronchamp, le testament poétique de L. C., in Aujourd'hui, n. 4, 1955, pp. 54-58; G. Samonà, Lettura della cappella a Ronchamp, in L'architettura, cronache e storia, N. 8, 1956, pp. 118-23; P. Blake, The master builders, Londra 1960.