LE PELETIER (anche Lepelletier) de Saint-Fargeau, Michel Louis
Uomo politico francese, nato a Parigi il 29 maggio 1760, morto ivi il 20 gennaio 1793. Discendente di famiglia aristocratica e ricco di censo, allo scoppio della rivoluzione era "président à mortier" del parlamento di Parigi. Deputato della nobiltà agli stati generali, dapprima si mostrò fieramente avverso alla fusione con il terzo stato. Ma poco dopo parteggiò per idee decisamente progressiste: chiese il richiamo del Necker (13 luglio 1789); fu relatore del comitato di giurisprudenza e conseguì larga popolarità sostenendo l'abolizione della pena di morte e della galera e la sostituzione della decapitazione alla forca. Il 19 giugno 1790 propose la rinuncia ai titoli di nobiltà e due giorni dopo fu eletto presidente della Costituente. Membro della Convenzione per il dipartimento dell'Yonne, si mostrò appassionato difensore della libertà di stampa (ottobre 1792). Al processo del re rivendicò la competenza della Convenzione e, dopo essersi dapprima mostrato favorevole alla condanna al carcere, si lasciò convincere a chiedere la pena di morte. Il suo atteggiamento, sul quale influì probabilmente il duca d'Orléans, trascinò gran numero d'incerti ed esitanti. Ma il suo voto consacrò anche la propria condanna a morte, ché un'antica guardia del corpo, Pâris, volle vendicare su lui, alla vigilia dell'esecuzione, Luigi XVI, e lo uccise all'uscita dal Palais-Royal. I suoi funerali provocarono grandiose cerimonie repubblicane. La figlia di Le P. fu adottata dalla Convenzione. Le Øuvres de M. de L.P. d. S.-F., tra le quali il suo Plan d'éducation publique, furono pubblicate a cura del fratello Félix (Bruxelles 1826).
Bibl.: A. Wattinne, M. L. d. S.-F., Parigi 1913.