PUY, Le (A. T., 35-36)
Città della Francia, capoluogo del dipartimento dell'Alta Loira, con 20.288 ab. nel. 1931; sorge al centro del Velay in un bacino verdeggiante solcato dalla Loira e dai suoi affluenti e disseminato di caratteristici picchi vulcanici. L'abitato si stende sulla sommità e sui fianchi del M. Anis e degrada coi suoi tetti rossi e le antiche costruzioni dalla cattedrale, che occupa il luogo più elevato (686 m. s. m.), fino al piano, dove sono sorti i quartieri moderni. Sul M. Anis s'innalza bruscamente il picco vulcanico del rocher Corneille sormontato da una statua colossale della Vergine, che dà una nota caratteristica al paesaggio; a questo fa riscontro, nel piano, il rocher d'Aiguilhe, su cui sorge la cappella di S. Michele. La parte antica, con le numerose chiese e conventi, le abitazioni signorili, le fontane pittoresche, ha conservato quasi intatto il suo carattere medievale; la parte moderna si stende in piano, intorno alla piazza du Breuil, centro vitale della città, su cui sorgono la prefettura, il palazzo di giustizia, il teatro, e si affacciano i giardini pubblici.
Sede di vescovato, ha varî istituti d'istruzione quali il liceo, già collegio dei gesuiti fondato nel sec. XVI, una scuola normale, il seminario, e inoltre possiede una biblioteca annessa al liceo (27.000 volumi) e il museo Crozatier.
Mercato agricolo di una vasta zona, ha un attivo commercio di cereali e bestiame ed è centro di raccolta dei merletti a tombolo del Velay, antica industria casalinga un tempo fiorentissima, ora in via di decadere per la concorrenza dei merletti a macchina. Le industrie comprendono la lavorazione dei tessuti e del legno, concerie, distillerie e fonderie.
Monumenti. - La cattedrale, Notre-Dame, è tra le più belle e più originali chiese del periodo romanico. Costruita, secondo la leggenda, dagli Angeli, e con una Madonna nera molto venerata, fu meta di celebri pellegrinaggi. La sola abside risale al sec. XI, le altre parti furono elevate nel secolo XII in tre periodi: prima il transetto e due campate, poi la terza campata e la prima (ad oriente) del portico, finalmente le ultime due campate del portico e la facciata a terrazzo a strapiombo sul vuoto. Purtroppo la porta del portico fu murata nel sec. XVIII, la cupola all'incrocio delle navate, e parte del transetto e dell'abside furono rifatte. Attualmente il braccio settentrionale del transetto costituisce la parte più antica della chiesa: vi sono avanzi di affreschi. Le campate della navata e del portico sono coperte da cupole a pianta oblunga impostate su pennacchi, procedimento originale imitato poi in S. Ilario di Poitiers; le navatelle hanno vòlte a crociera, i pilastri hanno pianta cruciforme, con semicolonne addossate. Ogni periodo costruttivo arricchì la decorazione (resti di affreschi nel portico e due porte romaniche in legno scolpito). La facciata s'innalza su una scarpata scoscesa e un grande scalone che continua sotto il portico. La decorazione, molto sobria, è quasi totalmente costituita dal bel paramento policromo. Negli angoli tra l'abside e il transetto si elevano due portici: quello di S. Giovanni ha una bella porta romanica con architrave scolpita nello stile d'Alvernia; l'altro, del For, è un bell'esemplare d'arte di transizione (inizî del sec. XIII). Originale è la forma dell'alto campanile coi suoi sette piani. Il chiostro, a fianco della chiesa, è del sec. XII. Presso il chiostro, nell'edificio dei "Machicoulis", c'è un importante affresco del sec. XV: le Arti liberali. Vicino alla cattedrale sono il battistero di S. Giovanni (sec. XI) e la cappella di S. Chiara (sec. XII) a pianta ottagona. Intorno alla cattedrale erano sorti due monasteri; ne rimangono le chiese di S. Bartolomeo (secolo XII), S. Lorenzo e S. Pietro (secolo XIV). Sopra un picco isolato, alto 85 metri, è appollaiata la cappella di S. Michele d'Aiguilhe (secolo XII, santuario del X). La sua pianta irregolare segue il tracciato della piattaforma della roccia; la sua facciata per originalità di composizione e ricchezza di decorazione musiva e plastica costituisce un vero gioiello.
La vecchia città conserva inoltre parte della cinta e molte vecchie case. Sulla roccia Corneille si eleva la statua colossale di Notre-Dame de France (1860) del Bonassieux. La città moderna si raccoglie, come s'è detto, intorno alla grande Piazza du Breuil e al giardino pubblico. Nel Museo Crozatier sono una Madonna, pittura del secolo XIV, ritratti del Clouet, del Le Nain, del Rigaud, una Baccante del Fragonard; bronzi del Barye, opere d'arte locale, merletti della collezione Faleotti.
Bibl.: G. Arsac, N.-D. du Puy, Le Puy 1885; Noël e Thiollier, L'architecture religieuse à l'époque romane dans l'ancien diocèse du Puy, Le Puy 1900; A. Boudon-Lashermes, Le Vieux Puy, Saint-Étienne 1912; J. Langlade, Le Puy et le Velay, Parigi 1921: G. e P. Paul, Notre-Dame du Puy, Parigi 1926; id., Les décors du Puy, Aurillac 1932; Ahmad Fikry, L'art roman du Puy et les influences islamiques, Parigi 1934.
Storia. - L'Anicium di cui è menzione già nel secolo VI d. C. deve la sua fortuna al fatto di esser divenuta, oltre che sede vescovile nel sec. VI, centro di pellegrinaggio. La città, sorta attorno alle prime costruzioni ecclesiastiche, rimane a lungo sotto il potere dei vescovi che erano ad un tempo conti del Velay; sino a che, nel 1218, la cittadinanza laica ottenne dal re Filippo Augusto la conferma delle sue consuetudini e con ciò dei suoi diritti. E così nella città s'installa, come potere pubblico e legale, il "consolato" borghese. Nel basso Medioevo e nell'età moderna la fortuna del Puy è dovuta, oltre che ai pellegrinaggi sempre frequenti, all'industria del ricamo.