lebbroso
Solo in If XXIX 124, dove l'altro lebbroso, cioè il " malato di lebbra ", è " Capochius florentinus, vir ingeniosus ad omnia, maxime ad trasnaturandum metalla " (Benvenuto). V. LEBBRA. Nel morbo dell'alchimista dannato si cela forse un contrapasso, dato che " corrompono gli alchimisti " alterando la materia, e sono nei gironi infernali a loro volta corrotti e " pieni di piaghe " (Landino).