MORARIU, Leca
Filologo e critico romeno, nato il 25 luglio 1888 a Cernăuţi; porta nella letteratura romena una notevole caratteristica classica arricchita dallo studio dell'ethos popolare. Tra il 1922 e il 1940 è professore di letteratura romena moderna e folklore all'università di Cernăuţi; tra il 1940-41 a Bucarest; tra il 1941-44 alla facoltà teologica di Cernăuţi.
È stato anche direttore del teatro nazionale di Cernăuţi (1933-36), segretario e fondatore di riviste letterarie: Junimea literară (La gioventù letteraria, 1920-26), Fat-frumos (Principe azzurro, 1926-44), Buletinul "Mihai Eminescu" (1930 segg.) dedicato allo studio della vita e dell'opera del grande poeta, e Fond Şi formă (1938). Principali tra i suoi molti studî, quelli su Eminescu, Creangă e sulla morfologia del verbo.
Per lo studio dei Romeni dell'Istria pubblicò vario materiale filologico e folklorico, tra cui la raccolta Lu fraţi noŞtri (Per i nostri fratelli, 1928). Stilista nutrito della vivezza popolare (cfr. il saggio Graiul viu - corectiv stilistic. La parlata viva, correttivo stilistico, 1940), il M. si distingue come scrittore, offrendo, nelle sue memorie di viaggio, una vigorosa visione della spiritualità etnica tradizionale: Drumuri moldovene (Strade moldave, 1925), Drumuri cirebire, 1941. La sua raccolta di fiabe della Bucovina, Dela noi (Da noi, 1915; 6ª ed. 1942), si distingue per ricchezza espressiva e drammaticità. Contro i romantici sostenitori di un purismo linguistico: Erezia antineologistă (L'eresia antineologista, 1926), ecc.