Evans, Lee Edward
USA • Madera (California), 25 febbraio 1947 • Specialità: Velocità
È stato il più grande specialista dei 400 m prima dell'avvento di Michael Johnson. Gareggiò per la San José state university, allenato da Bud Winter insieme a Tommie Smith. Nel 1967 Smith lo batté per l'ultima volta sulle 440 yards (44,5″, primato mondiale, contro 44,8″) prima di dedicarsi completamente ai 200 m e lasciargli via libera sul giro di pista. Evans vinse il titolo americano per quattro anni consecutivi (dal 1966 al 1969) e, considerando la forza che a quei tempi avevano gli specialisti americani, questo è un dato che vale quanto la sua grande vittoria a Città del Messico del 1968. Ai Trials olimpici (14 settembre a Echo Summit) vinse in 44″ ma, poiché aveva usato delle scarpette con 68 piccoli chiodi messe poi al bando dalla IAAF, il record fu attribuito a Larry James, secondo in quella gara con 44,1″. Si rifece a Città del Messico vincendo in 43,86″, un primato che durò vent'anni. Ancora più a lungo (ventiquattro anni) durò il record della staffetta 4x400 m (2′56,16″) nella quale Evans corse l'ultima frazione. Dopo l'espulsione dal villaggio di Smith e John Carlos per la manifestazione di protesta sul podio nel nome del Black Power, Evans non voleva correre la finale dei 400 m, ma furono gli stessi Smith e Carlos a convincerlo. Nel 1972, dopo un periodo di inattività, tornò alle gare in vista dei Giochi di Monaco: vinse il suo quinto titolo americano ma ai Trials si guadagnò solo un posto per la staffetta, che tuttavia a Monaco non poté correre dopo l'espulsione di Vincent Matthews e Wayne Collet da parte del CIO per gli atteggiamenti tenuti durante la premiazione dei 400 m. Nel 1973 passò professionista con la ITA. Ha allenato per lunghi anni in Africa (soprattutto in Nigeria) e in Asia. In Qatar ha portato il quattrocentista Ibrahim Ismail a correre la finale olimpica di Barcellona 1992.