LEGA NAVALE ITALIANA
. Costituita a La Spezia il 12 giugno 1899, eretta in ente morale nel 1907, la Lega navale italiana è stata riconosciuta dal governo fascista quale unico organo nazionale di propaganda marinara.
La Lega si propone di sviluppare il pensiero navale, di rafforzare la coscienza marinara degl'Italiani e diffondere in essi la conoscenza della grande împortanza che il fattore marittimo ha nella vita della nazione. Essa esplica la sua attività costituendo centri di propaganda marinara nel territorio dello stato, nelle colonie e tra i connazionali residenti all'estero. Coopera efficacemente alla formazione della cultura marinaresca, specialmente tra i giovani, mediante corsi di conferenze popolari, pubblicazioni varie, concorsi a premio per la trattazione di argomenti riferentisi a problemi marittimi, e a tale scopo ha rapporti con il Ministero dell'educazione nazionale e con l'Opera Nazionale Balilla. La Lega navale pubblica un periodico quindicinale, ricco di articoli e d'incisioni. Per attirare alla vita del mare studenti e giovani professionisti e diffondere in loro la conoscenza dell'importanza dei traffici marittimi, essa assegna ogni anno viaggi gratuiti e semigratuiti, che sono di preferenza dati a studenti iscritti nelle organizzazioni gìovanili fasciste.
Ogni anno, in quasi tutte le sedi della lega, sia in Italia sia all'estero, scegliendo possibilmente come data il giorno dell'anniversario dell'affondamento della Santo Stefano a Premuda, si celebra la Festa del mare. Infine - ed è questa una delle sue più importanti manifestazioni - la Lega navale organizza interessanti crociere per i proprî soci con navi appositamente noleggiate. A queste navi è stato conceso l'altissimo privilegio di battere bandiera da guerra.
L'associazione ha la sede centrale in Roma ed è diretta da un presidente e da un vicepresidente, nominati con flecreto del capo del governo. In Italia, nelle colonie e all'estero è mppresentata da una fitta rete di organi periferici distinti in sedi provinciali, sezioni e delegazioni. Possono essere soci tutti i cittadini italiani, di ambo i sessi, residenti in Italia o all'estero, gli enti statali e parastatali, i fasci, le provincie, i comuni, le federazioni, i sindacati, le scuole, le navi, ecc.
A tutto il 1932 i soci erano 40.000, ma il loro numero è in rapida ascesa da quando la Lega navale è entrata decisamente a far parte delle forze vive del regime fascista, seguendo anche in questo le direttive del capo del governo, intese a dare sempre maggiore impulso all'attività dell'Italia sul mare.
Associazioni del tipo della Lega navale italiana sono fiorenti in tutte le nazioni che hanno tendenze e necessità marinare. In Germania e nella Gran Bretagna i soci oltrepassano il milione, e in Francia tendono a raggiungere questa cifra; anche in piccole potenze, come la Iugoslavia, hanno un numero di soci assai notevole.