lega
Intesa, associazione fra privati o enti o fra gruppi sociali, per fini comuni di varia natura: L. anseatica (➔ ); L. lombarda (➔ ); l. sindacali, alla fine del sec. 19° e al principio del 20°, associazioni sindacali che riunivano operai (l. operaie) e contadini, soprattutto braccianti (l. contadine o assol. leghe), e che si distinguevano in l. rosse se d’ispirazione socialista, e l. bianche se d’ispirazione cattolica. ● Ciascuno dei gruppi di comuni e di popoli in cui si divideva il contado nell’antica Repubblica fiorentina: l. di Certaldo, di Gropina ecc.; e la compagnia del popolo armato di ciascuna lega.
È denominata di solito, ma impropriamente, l. l’unione permanente di Stati sovrani o lo Stato supernazionale formato dalla confederazione di più regioni per comuni scopi politici. Più esatto è parlare di federazione o, in casi in cui il vincolo non è permanente, di simmachia o epimachia. Tuttavia, per l’uso invalso, tale denominazione è qui comunemente accolta (➔ ; Corinto; ; Etolia).
Il termine in Italia e in Francia (ligue) significò nel Basso Medioevo e all’inizio dell’Età moderna un accordo temporaneo tra Stati in vista di uno scopo specifico da raggiungere, corrispondente in sostanza all’odierna alleanza (vocabolo che appare in Italia solo nel sec. 16°). A volte (l. grigia, l. svizzere) sta anche per federazione e confederazione; può indicare l’unione non tra Stati, ma tra gruppi di signori, di sudditi, in vista di un fine politico comune da raggiungere, indipendentemente o contro l’autorità dello Stato (L. del bene pubblico, L. cattolica, L. borromea). A volte la l. prese nome dalle località dell’accordo (➔ Cambrai, Lega di; Cognac, Lega di); altre volte non ha invece tale riferimento specifico (L. lombarda, L. santa ecc.).