legame
Significa " vincolo ", ed è sempre usato in contesti metaforici: 'l forte legame / in che ti stringon li pensier sottili (Pd XXXII 50) è il " nodum difficilis quaestionis quae ligat animum tuum " (Benvenuto), che il Buti, fuor di metafora, identifica nel " forte dubbio che tiene occupata la tua mente, siccome lo legame tiene lo corpo ". Con diversa immagine, nell'espressione legame di matrimonio, " vincolo matrimoniale " (Cv IV XXVIII 9).
Il termine ricorre più volte in un altro passo del Convivio, dove si parla del vocabolo ‛ autore ' che può discendere... d'uno verbo... che significa... ‛ legare [" collegare "] parole ', cioè ‛ auieo '. E chi ben guarda lui... vedrà... che solo di legame di parole è fatto, cioè di sole cinque vocali, che sono anima e legame d'ogni parole, e composto d'esse... a figurare imagine di legame. Ché, cominciando da l'A... imagina questa figura: A, E, I, O, U, la quale è figura di legame. E in quanto ‛ autore '... discende da questo verbo, si prende solo per li poeti, che con l'arte musaica le loro parole hanno legate (IV VI 3-4; v. LEGARE): l. è dunque " ciò che serve a unire, a collegare "; quindi, ancora " vincolo ", sia pure in quest'accezione specifica, che ritorna anche in Cv I VII 14 nulla cosa per legame musaico armonizzata si può de la sua loquela in altra transmutare sanza rompere tutta sua dolcezza e armonia, dove il l. musaico è appunto il " vincolo musicale " (v. MUSAICO), l'" armonia " di un testo artisticamente valido.