legge di Gutenberg e Richter
Relazione che descrive la distribuzione dei terremoti in funzione della magnitudo locale. Più in particolare, rappresenta la relazione fra la magnitudo e il numero totale di terremoti in una data regione e in un certo intervallo di tempo. Se N è il numero di eventi che eccede un dato intervallo di magnitudo M, allora la relazione di Gutenberg-Richter stabilisce che:
dove a e b sono delle costanti. La costante b è tipicamente uguale a 1, tranne nei casi di sciame sismico, quando assume un valore pari a 2,5, che indica la presenza di numerosi terremoti di debole intensità rispetto a poche scosse di elevata intensità. Le variazioni del valore di b da regione a regione possono quindi dipendere dal catalogo della sismicità, dal metodo di stima o dal range di magnitudo considerato. La costante a si riferisce invece alla quantità di terremoti nella regione. La legge deve il suo nome ai due sismologi Beno Gutenberg e Charles F. Richter, entrambi professori di geofisica al CalTech di Pasadena (Stati Uniti) a partire dagli anni Trenta del Novecento.