Parkinson, legge di (Parkinson's Law)
Parkinson, legge di (Parkinson’s Law) Saggio pubblicato nel 1958 dallo storico navale e scrittore inglese C. Northcote Parkinson (1909 - 1993), che affronta in modo ironico, seppur realistico, le problematiche del funzionamento delle organizzazioni economiche e delle burocrazie. Il testo, scritto traendo spunto da un articolo pubblicato nel 1955 sul settimanale britannico «The Economist», sviluppa un’analisi delle attività, all’interno delle organizzazioni, attraverso alcuni enunciati, il primo dei quali, la cosiddetta prima legge di P., afferma che il lavoro si espande fino a occupare tutto il tempo a disposizione per completarlo: più tempo si ha e più il lavoro da svolgere sembra importante e impegnativo. La legge mette in luce una contraddizione delle organizzazioni economiche che nel loro processo di espansione, da un lato, mirano a una contrazione del personale per cercare di ridurre i costi e accrescere la quota dei profitti (come avviene nel corso dei processi di accorpamento di imprese quali acquisizioni, fusioni, concentrazioni), mentre, dall’altro, accrescono la quantità di lavoro necessario, non riducendo, tuttavia, molte funzioni che in realtà risultano inutili. In generale, la legge di P., che ha vari corollari, implica che in un’organizzazione il lavoro è più inefficiente se il tempo disponibile aumenta, mentre, in una situazione di scarsità di tempo la necessità di raggiungere l’obiettivo favorisce l’efficienza.