legge
légge [Der. del lat. lex legis, probab. da legere "leggere" come equivalente del gr. légo "dire"] [LSF] [FAF] Nel suo signif. primo e intuitivo, norma dalla quale è regolato un determinato fatto o fenomeno naturale, in relazione al quale si parla di l. naturali o di Natura o fisiche come di norme che esistono indipendentemente dall'intervento umano e alle quali non è possibile sottrarsi; nella scienza moderna, basata sul metodo induttivo-sperimentale, ogni formulazione dedotta con il ragionamento dai risultati di esperimenti, a partire da determinate ipotesi: v. epistemologia: II 434 d. Si usa distinguere le l. empiriche, che sono semplici generalizzazioni di regolarità osservate e misurate, dalle l. universali, ritenute valide in ogni tempo e luogo: una l. che per la sua universalità può essere posta a fondamento di un'intera branca teorica o di un'intera disciplina è talvolta detta principio (per es., il principio, o l., di conservazione dell'energia). Le varie l. si qualificano in base al loro oggetto o in base al cognome di chi le enunciò e per esse si rinvia alla voce di qualificazione.